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Navette gratis per le spiagge di Bacoli, Miseno e Miliscola

Parcheggi e navette gratis per raggiungere alcune delle spiagge più belle di Bacoli, Miseno e Miliscola: è l’annuncio lanciato dal sindaco Josi Gerardo Della Ragione che ha comunicato gli orari delle corse e tutte le fermate effettuate. L’iniziativa, partita il 2 giugno, durerà per tutta l’estate.

Parcheggi e navette gratis per le spiagge di Miseno e Miliscola: orari e fermate

E’ gratis, partiamo con le navette comunali per raggiungere le spiagge di Miseno e Miliscola. Dureranno tutta l’estate, così diminuiamo il traffico in strada. E’ molto semplice: parcheggi l’auto all’ingresso della città ed arrivi a mare, comodamente in autobus. Si potrà parcheggiare gratis a Cuma in un’area enorme, capace di accogliere centinaia di auto, tra via Cuma e via Spiaggia Romana. Poi si potrà viaggiare in navetta sempre gratis, andata e ritorno” – spiega il primo cittadino di Bacoli.

“Il servizio sarà attivo tutti i sabati, le domeniche e i festivi. Un’opportunità che offriamo ai bagnanti, ai turisti, ai residenti, ai migliaia di bacolesi che potranno pensare di vivere il mare senza prendere veicoli privati. Toccherà Cuma, Fusaro, Cappella, Miliscola, con tante fermate e tante aree di sosta lungo tutto il percorso“.

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Il servizio, attivo fino al 30 agosto, consentirà ai passeggeri di raggiungere le più popolari spiagge di Bacoli, in maniera del tutto gratuita, nelle giornate di sabato, domenica e festivi. Le navette partiranno dalle 9:30 nella zona di ammassamento di Cuma, in via Spiaggia Romana, con ultima corsa alle 19:30 da Miseno.

Di seguito tutte le fermate, ognuna dotata di un ampio parcheggio:

  • Zona di ammassamento via Spiaggia Romana, incrocio parco del Gravitello (con parcheggio gratis);
  • Scuola 167, via Cuma (la fermata verrà attivata al termine dell’anno scolastico, il 10 giugno 2023);
  • Scuola Plinio il Vecchio (la fermata verrà attivata al termine dell’anno scolastico, il 10 giugno 2023);
  • Parcheggio antistante il Parco Borbonico del Fusaro;
  • Parcheggio di fronte al supermercato MD;
  • Scuola Gramsci;
  • Miliscola, nei pressi della spiaggia libera;
  • Miseno, fermata pullman.

“Ringrazio l’assessore Vittorio Ambrosimo per aver reso possibile questa opportunità. E’ un nuovo inizio per permettere a tutti di vivere le nostre spiagge, un nuovo modo per evitare lunghe file di traffico. Vi chiedo di diffondere questo servizio gratuito. Insieme siamo più forti, un passo alla volta” – conclude il sindaco.

Dove vedere Napoli Futsal-Feldi Eboli
Dove vedere Napoli Futsal-Feldi Eboli

Questa sera alle ore 20:30 andrà in scena il ritorno della semifinale scudetto di Futsal tra Napoli e Feldi Eboli. Dopo il 3-2 in gara 1 degli azzurri (grazie ad un gol di Salas ai supplementari) e il 5-2 dell’Eboli in gara 2 a Cercola, in serata si scoprirà la vincitrice della serie che poi affronterà la Olimpus Roma nella finalissima scudetto.

Dove vedere Napoli Futsal-Feldi Eboli

La sfida che avrà calcio d’inizio alle ore 20:30 al Centro Sportivo Caravita di Cercola sarà in diretta in televisione. Più precisamente su Sky Sport che detiene i diritti del campionato di Serie A di Futsal con collegamento televisivo dalle ore 20:15. La vincitrice sfiderà la Olimpus Roma che ha eliminato il Futsal Pescara con un netto 2-0 nella serie.

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Sagra dello Gnocco nel Pignatiello

Dopo 3 anni di stop causa covid, torna la Sagra dello Gnocco nel Pignatiello che si terrà a Marigliano, in provincia di Napoli, presso l’istituto Anselmi, nelle giornate del 10 e 11 giugno 2023. Si tratta di uno degli eventi culinari più attesi dalla cittadinanza, giunto alla sua XI edizione e ad ingresso gratis per tutti.

Sagra dello Gnocco nel Pignatiello a Marigliano: tanti stand e menù della domenica

Nel corso delle due serate sarà possibile gustare lo gnocco nel pignatiello, preparato rigorosamente a mano, ma anche panini con porchetta, salsiccia, contorni vari fatti in casa, patatine fritte, caciocavallo impiccato, soffritto di maiale e trippa. Il tutto accompagnato da dolci, vino, birre e caffè.

Si parte sabato 10 giugno alle 19.30 con l’apertura degli stand gastronomici ed espositivi. Gli ospiti potranno assaggiare le tante prelibatezze proposte in un clima gioioso e conviviale. Alle 21:00 potranno poi assistere allo spettacolo musicale de I Vaj Mo’.

La giornata di domenica, 11 giugno, avrà inizio con la Santa Messa delle 9:30 nel cortile dell’istituto Anselmi. Alle 13:00 partirà Lo Gnocco a Pranzo, l’iniziativa che consentirà ai partecipanti di consumare un menù completo al costo di soli 15 euro a persona comprensivo di antipasto, gnocchi, fettina di maiale alla brace, contorno, bibita (coca cola, aranciata, acqua), pane, caffè o gelato. La prenotazione è obbligatoria sul sito ufficiale dell’iniziativa ed è attiva fino a esaurimento posti.

La prenotazione è necessaria ed obbligatoria solo per il pranzo domenicale mentre per entrambe le serate l’ingresso è completamente libero e gratuito. Gli stand gastronomici ed espositivi anche nella serata dell’11 giugno apriranno al pubblico alle 19:00. Alle 20:30 inizierà lo spettacolo musicale, tra canti e balli, di Josè & Jenny Sax. Ci sarà anche l’estrazione del biglietto vincente della lotteria. Tutto il ricavato della manifestazione sarà devoluto ai Missionari della Divina Redenzione di Padre Arturo D’Onofrio.

 

Alessandro Impagnatiello
Alessandro Impagnatiello
Alessandro Impagnatiello

Alessandro Impagnatiello avrebbe chiesto di vedere dal carcere il proprio figlio di otto anni, avuto da una precedente relazione. L’assassino, che ha confessato l’omicidio di Giulia Tramontano, è detenuto all’interno del carcere di San Vittore a Milano.

Alessandro Impagnatiello chiede di vedere suo figlio di 8 anni

Una richiesta che ha suscitato polemiche e che, secondo il noto psichiatra Paolo Crepet, potrebbe essere una vera e propria strategia di Impagnatiello, probabilmente consigliato dai legali. Oltre ad un grave errori nei confronti del bambino stesso.

In una intervista, concessa al quotidiano La Stampa, Paolo Crepet ha detto: “Quel bambino che ha già l’età per capire un ragionamento, va innanzitutto tutelato. E lo si può tutelare soltanto raccontandogli tutta, dico tutta, la verità. Ovvero che suo padre ha ucciso la sua compagna e il suo fratellino, perché di questo si tratta”.

Lo psichiatra continua: “Con tutta probabilità perché si tratta di una strategia, magari concordata con i suoi legali. Inoltre, dato che questo soggetto ha trascorso la vita a manipolare qualsiasi cosa, potrebbe pensare che chiedere di incontrare il figlio sia una mossa che gli restituisce un’immagine seppur residua di umanità”.

Secondo Paolo Crepet vi sono altri elementi che suggeriscono tale sua conclusione: “Lo provano i comportamenti, la freddezza, l’assenza di pentimento, il fatto di essere corso subito dall’altra donna. Di base c’è un solo sentimento che ha armato la sua mano: l’indifferenza, l’insensibilità”.

La confessione di Alessandro Impagnatiello: “Ho ucciso Giulia senza motivo”

D’altra parte la confessione resa da Alessandro Impagnatiello lascia quanto meno perplessi, abbastanza da pensare che, effettivamente, non vederlo possa fare del bene in primis a suo figlio: “Nel momento in cui ho deciso di uccidere la mia compagna non c’era né ira né rabbia né desiderio di vendetta. L’ho deciso senza motivazioni. Ci sto pensando costantemente. La situazione per me era stressante. Questa è l’unica cosa che posso dire ma non c’era un reale motivo“.

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I 10 nomi dei candidati a diventare il nuovo allenatore del Napoli

Archiviato lo scudetto e la grande festa dello scorso 4 giugno, il Calcio Napoli guarda avanti in vista della prossima stagione. Il tema più grosso da affrontare è sicuramente quello legato al nuovo allenatore. Dopo l’addio da vincitore di Luciano Spalletti, il presidente Aurelio De Laurentiis è alla ricerca del profilo ideale per continuare a far sognare i propri tifosi. Nell’ultimo periodo sono tanti i nomi accostati alla squadra partenopea, in questo articolo faremo chiarezza spiegando la situazione dei maggiori candidati all’ambita panchina dei campioni d’Italia.

Gli allenatori indiziati per la panchina del Napoli

Vincenzo Italiano

L’indiziato numero uno è Vincenzo Italiano. Il tecnico della Fiorentina ha dalla sua l’ideale tattico simile a quello di Spalletti (4-3-3) e l’apprezzamento del presidente De Laurentiis che forte di un ottima intesa con Barone e Commisso potrebbe facilitare la trattativa. Ogni discorso però è rinviato dopo la finale di Conference League che è in programma il 7 giugno.

Roberto Mancini

Il sogno invece risponde al nome di Roberto Mancini. L’attuale tecnico della Nazionale ha dalla sua il fortissimo apprezzamento del presidente De Laurentiis. Nelle ultime ore però il rumors ha avuto un brusco stop dopo le dichiarazioni dei delegati della FIGC che hanno smentito ogni trattativa. Abdicato dunque anche ogni discorso legato ad un futuro da CT della Nazionale per Luciano Spalletti (voce che si faceva sempre più forte nel passare delle ore negli ultimi giorni).

Sergio Conceição

Il tecnico portoghese è un altro dei nomi tanto in voga nel taccuino azzurro, voglioso di una nuova esperienza in Europa, Conceição è tra gli allenatori più richiesti dell’ultimo periodo. L’unico ostacolo che ha frenato molte squadre tra cui il Napoli per l’allenatore è la clausola rescissoria da oltre 10 milioni che il Porto ha inserito nel suo contratto.

Thiago Motta

La sorpresa potrebbe chiamarsi Thiago Motta. L’allenatore italo-brasiliano forte di una splendida stagione al Bologna è pronto a fare il grande passo e Napoli potrebbe essere la tappa perfetta. Opzione molto realistica anche perché l’allenatore non ha ancora discusso con il Bologna per il 2024 e sarà decisivo il confronto che avrà con Joe Saputo nelle prossime settimane.

Rafa Benitez

L’usato sicuro risponde al nome di Rafa Benitez. Un ritorno tanto gradito ai napoletani visto il suo passato in azzurro. Oltre ciò, quello di Benitez è un nome internazionale che può attrarre tanti giocatori di ottima caratura, come successo in passato con i vari Higuain, Albiol etc.

Christophe Galtier

Galtier è uno degli ultimi nomi che si è aggiunto nella lista dei candidati. Ha dalla sua la grossa esperienza nel PSG che strizza l’occhio a De Laurentiis. La paura del presidente però è legata alla gestione dello spogliatoio da parte del francese che a Parigi non è stata tra le migliori. In ogni caso nei prossimi giorni sarà fatto un ulteriore summit con gli agenti del tecnico per capire se la trattativa è possibile o meno.

Marco Baroni

Il nome di Marco Baroni è salito di quotazioni dopo che il tecnico ha annunciato l’addio al Lecce. Ma attenzione, Baroni potrebbe diventare anche la chiave dell’arrivo di Italiano a Napoli, visto che il tecnico piace molto anche ai viola, favorendo dunque l’arrivo di Vincenzo Italiano sulla panchina azzurra.

I nomi esclusi dalla corsa per la panchina dal Napoli

Luis Enrique

Il sogno svanito è quello di Luis Enrique. Dopo che per qualche settimana era il favorito per la panchina azzurra, lo stesso De Laurentiis ha spento ogni fuoco annunciando che l’allenatore vuole provare un’esperienza in Premier League. Nelle ultime ore è arrivato anche un ulteriore “no” dello spagnolo al Napoli.

Antonio Conte

Il nome passato un po’ in sordina è quello di Antonio Conte. L’allenatore attualmente senza squadra per firmare col Napoli ha bisogno di una rivoluzione nella rosa visto il suo modo di giocare (3-5-2) e soprattutto ha chiesto ai partenopei garanzie per un progetto a lungo termine. Ultima questione, da non sottovalutare, è riguardante l’ingaggio del tecnico ex Juve e Inter, molto al di sopra degli ideali del Napoli.

Julian Nagelsmann

L’occasione perduta è sicuramente quella di Julian Nagelsmann. Il tecnico ex Bayern Monaco poteva essere una valida alternativa a Luciano Spalletti, favorito anche da un calcio propositivo che a Napoli sarebbe tanto piaciuto. Gli azzurri però nella corsa al tedesco si sono fatti bruciare dal PSG che sta per annunciare il tedesco come dopo Galtier. Inutile il tentativo di De Laurentiis negli ultimi giorni che è servito solo per incassare il “no” definitivo da parte dell’allenatore tedesco.

noa napoli
Noa allo stadio Maradona di Napoli

Ha incantato lo stadio Diego Armando Maradona con la sua I’ te vurria vasà la celebre cantante israeliana Noa ed ha espresso parole d’amore per Napoli, una delle città del suo cuore.

Noa: “Cantare allo stadio Maradona di Napoli è stato incredibile”

Lei stessa, suoi suoi canali social, ha diffuso un video della sua esibizione presso lo stadio napoletano scrivendo: “Cari amici, felice di condividere il video della mia esibizione allo stadio Diego Maradona di Napoli. Era pura gioia. Grazie infinite ad Aurelio de Laurentiis, presidente della squadra, per avermi chiamato la scorsa settimana per invitarmi”.

“Grazie ai miei amici il Solis Quartet per essere stati con me, all’eterno Gil, a Pompeo Benincasa, Ofer Pesenzon, Maria e al gruppo di produzione e a tutti gli intervenuti. E ovviamente, all’incredibile Vivi Belaish per il vestito! Che esperienza”

È stato pazzesco. Napoli è uno state of mind. Uno stato d’animo, un’idea. E la vittoria della squadra di calcio rappresenta un incoraggiamento per tutti. È stato coinvolgente anche per me” – ha detto l’artista in un’intervista rilasciata a La Repubblica.

Già lo scorso dicembre, nel corso della sua visita a Napoli, aveva espresso parole d’amore per la città, oltre ad incantare i passanti con la sua emozionante interpretazione di La Vita è Bella, la colonna sonora del film di Roberto Benigni.

“Ho perso il traghetto per Capri ma ho guadagnato due ore bellissime sul lungomare di Napoli. Che luce strepitosa. Mi sento così amata qui, ne avevo bisogno – aveva scritto.

Serie A e Champions League: tutte le date della stagione 2023/2024
Calendario Serie A e Champions League: tutte le date della stagione 2023/2024

Il campionato di Serie A 2022/2023 è appena terminato. Il Calcio Napoli ha trionfato con 90 punti (+16 rispetto alla Lazio seconda), diventando campione d’Italia per la terza volta ed affermandosi come la squadra che ha totalizzato più punti nei top 5 campionati d’Europa.

Ma adesso, senza le domeniche di calcio: cosa si farà? La conclusione della stagione pallonara ha storicamente gettato nello sconforto i tifosi del bel paese, mai sazi di rettangoli verdi e reti che si gonfiano.

Andiamo dunque a cercare un pò di conforto nel calendario, scoprendo quali saranno le date più importanti della prossima stagione di Serie A e Champions League.

Serie A, tutte le date

A fine giugno, non si sa ancora quando, ci sarà il sorteggio del calendario di Serie A, che comincerà ufficialmente nel weekend tra il 18 ed il 20 agosto 2023.

La prima sosta per le nazionali sarà il 10 settembre 2023, la seconda il 15 ottobre 2023 e la terza il 19 novembre 2023.

Il 30 dicembre 2023 quest’anno si giocherà: non ci saranno però Napoli, Lazio, Fiorentina e Inter che saranno impegnate nella final four della Supercoppa Italiana, all’esordio con questo format ed in programma in Arabia Saudita ad inizio gennaio 2024.

Si giocherà anche il giorno della Befana: tutti in campo nel weekend del 6 gennaio 2024.

L’ultima giornata di Serie A si disputerà il 26 maggio 2024.

Champions League, tutte le date

TURNI PRELIMINARI

Round preliminare (mini-torneo): semifinali 27 giugno 2023; finale 30 giugno 2023

Primo turno di qualificazione: andata 11 e 12 luglio 2023; ritorno 18 e 19 luglio 2023

Secondo turno di qualificazione: andata 25 e 26 luglio 2023; ritorno 1 e 2 agosto 2023

Terzo turno di qualificazione: andata 8 e 9 agosto 2023; ritorno 15 agosto 2023

Playoff: andata 22 e 23 agosto; ritorno 29 e 30 agosto 2023

FASE A GIRONI

1^ giornata: 19 e 20 settembre 2023
2^ giornata: 3 e 4 ottobre 2023
3^ giornata: 24 e 25 ottobre 2023
4^ giornata: 7 e 8 novembre 2023
5^ giornata: 28 e 29 novembre 2023
6^ giornata: 12 e 13 dicembre 2023

OTTAVI DI FINALE

Andata: 13/14 e 20/21 febbraio 2024
Ritorno: 5/6 e 12/13 marzo 2024

QUARTI DI FINALE

Andata: 9 e 10 aprile 2024
Ritorno: 16 e 17 aprile 2024

SEMIFINALI

Andata: 30 aprile e 1 maggio 2024
Ritorno: 7 e 8 maggio 2024

FINALE

1 giugno 2024
A Wembley (Londra)

claudio mattone scudetto napoli
claudio mattone scudetto napoli
Claudio Mattone, autore di “‘A città ‘e Pullecenella”, dice la sua sulla lunga festa scudetto a Napoli

Claudio Mattone, celebre compositore e paroliere napoletano, ha affidato ai social il suo pensiero sul clima di festa che Napoli vive da settimane sull’onda della vittoria in campionato: un’idea che ha suscitato opinioni contrastanti e qualche critica.

Claudio Mattone, poeta critico di Napoli. Dai successi con Di Capri  a “Scugnizzi”

Una lunga festa che ha colorato le strade del capoluogo partenopeo e della provincia, cominciata settimane prima che il Calcio Napoli fosse matematicamente campione d’Italia, il 4 maggio, complice l’ampio vantaggio in classifica. Un entusiasmo coinvolgente che non accenna a scemare: sono ancora negli occhi di tutti le immagini della città colorata d’azzurro domenica scorsa in occasione della premiazione del Calcio Napoli allo Stadio Maradona. Festeggiamenti che hanno valicato i confini cittadini, portando le immagini di Napoli in giro per il mondo, una città che vive nuovamente il suo riscatto grazie al calcio, com’è stato 33 anni fa. Stavolta, con una serie di positive ricadute economiche e turistiche sotto gli occhi e gli obiettivi delle telecamere di tutto il mondo.

Claudio Mattone è un profondo conoscitore della realtà partenopea, un intellettuale d’altri tempi oltre che autore musicale di successo. Sono suoi i versi del brano “‘A città ‘e Pullecenella”, ma la sua carriera comincia negli anni ’60 con “E’ sera” di Peppino Di Capri. Ha scritto versi immortali della musica italiana: “Il cuore è uno zingaro”, vincitrice a Sanremo, oltre a tanti successi di Eduardo De Crescenzo tra i quali la celeberrima “Ancora”. Ha firmato successi per Renzo Arbore, Renato Carosone, Nicola Di Bari, e i brani che fanno da colonna musicale all’opera “C’era una volta… Scugnizzi”.

Mattone scrive un brano-inno per Napoli, ma ammonisce: “Questo non è un riscatto sociale per la città”

Il pensiero di Claudio Mattone sulla festa scudetto del Napoli è stato di indubbia contentezza: a tal punto che sui social ha lanciato un invito pubblico a partecipare alla registrazione del brano “Napule Mia”, un inno alla città ed alla squadra campione d’Italia cantato da Sal Da Vinci e da oltre 1200 voci presenti nella platea del Teatro Augusteo che hanno risposto all’invito. Un brano, il cui ricavato andrà in beneficenza all’Orchestra dei Quartieri Spagnoli.

Ma ha anche lanciato un’allerta su questi festeggiamenti “prolungati”: “Direi ai miei compaesani: godiamoci ancora oggi ‘sta festa e poi calmiamoci un poco! Che ne dite? Non è che poi ci abituiamo a festeggiare e ci disabituiamo a vivere?“. Un post che ha suscitato tante reazioni di approvazione, ma anche diverse critiche che hanno snobbato l’atteggiamento smorzante del paroliere napoletano: ciò che viene messo in risalto è principalmente lo spirito di gioia della gente di Napoli, che la distingue nel mondo e che ha trovato espressione in queste settimane di festa. Un carattere allegro da sempre etichetta dei partenopei, che appare indipendente dai risultati sportivi.

La preoccupazione di Mattone: “Non si può vivere all’infinito di murales, bandiere e pizze fritte”

Tanto che Mattone è dovuto tornare, sempre a mezzo social, sull’argomento per chiarire la propria posizione: “Ma certo che le feste sono importanti, ci mancherebbe altro! Dico solo che non si può vivere all’infinito di murales, bandiere e pizze fritte“, è stato il pensiero di Mattone. “Il pericolo è che si confonda un meraviglioso evento sportivo con un riscatto sociale e politico della città, il che purtroppo, mi spiace dirlo, non è. Insomma godiamoci la festa, ma non perdiamo la testa!

Un pensiero chiarito e, stavolta, condiviso da tanti fan ed amici dell’autore che da sempre legge la città di Napoli con occhi ammirati e malinconici. Quella stessa malinconia e desiderio di scacciare i luoghi comuni che attanagliano la città di Pulcinella, così come espresso nel famoso brano, per cercare un riscatto sociale totale e definitivo che non sia legato soltanto agli stereotipi e ai successi sportivi.

emma stefano martino belen napoli
Emma, Stefano De Martino e Belen a Napoli – Foto: Brownie_ph

Emma Marrone, Stefano De Martino e Belen Rodriguez sono stati avvistati insieme a Napoli: giunti in città per la grande festa scudetto, i tre si sarebbero radunati il giorno seguente per la pausa pranzo, mettendo a tacere le voci circolate sui presunti cattivi rapporti tra la cantante e l’ex fiamma.

Emma, Stefano De Martino e Belen insieme a Napoli

Stefano ed Emma sono stati due grandi protagonisti della festa ufficiale azzurra: lui ha condotto lo show andato in onda su Rai 2, lei ne ha preso parte incantando l’intera platea con la sua interpretazione di Napule è, celebre brano di Pino Daniele.

Non solo sul palco ma anche sui più svariati giornali e pagine social i due hanno avuto la meglio: in molti, infatti, hanno puntato l’attenzione sul comportamento di Emma che sarebbe letteralmente “scappata” dopo l’esibizione per non incrociare l’ex collega di Amici.

Terminata la canzone, infatti, tra i due non vi sarebbe stato alcun saluto né scambio di battute, diversamente da quanto successo con gli altri ospiti. Una scena che contrasterebbe con l’amicizia più volte dichiarata tra i due, non svanita dopo la fine della loro relazione.

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A chiarire l’accaduto smontando le voci circolanti è stata la stessa Emma che, attraverso i social, ha spiegato: “Non c’è stato nessun gelo, anzi Stefano è stato bravissimo, ha tenuto una serata in mezzo a 50 mila persone straordinaria, sono tanto orgogliosa di lui. Avevo gli auricolari e non l’ho sentito nemmeno parlare dietro di me quindi vi volevo tranquillizzare che non c’è nessun gelo, non sono scappata da nessuna parte perché io non scappo mai e sicuramente non scappo da una persona alla quale voglio un mondo di bene e per la quale sono veramente orgogliosa”.

La sua versione sembra confermata anche da uno scatto diffuso dalla fanbase Instagram Brownie Ph che mostra la coppia De Martino – Rodriguez in compagnia della cantante salentina. Non solo Emma ha pranzato insieme ai coniugi e il piccolo Santiago ma nella foto si mostra sorridente, abbracciata a Belen.

Spalletti: "Napoli nel cuore, sarò il suo primo tifoso"
Spalletti: “Napoli nel cuore, sarò il suo primo tifoso”

Luciano Spalletti sogna di allenare una nazionale. Il tecnico di Certaldo ha dichiarato che quando ricomincerà il campionato guarderà il Calcio Napoli e ne sarà il primo tifoso, per poi aggiungere che una selezione nazionale potrebbe rappresentare il giusto compromesso per il suo prosieguo di carriera.

Spalletti primo tifoso del Napoli del futuro: ecco quanto evidenziato dal Corriere dello Sport

Ma ora ch’è finita, si sono spente anche luci, tutto sarà come prima, scivoleranno le slide dei ricordi, e Spalletti ritroverà se stesso, la sua vena ironica e provocatrice, una spensieratezza che forse era andata smarrita tra le riflessioni d’un biennio comunque massacrante, in cui ha avuto modo di pensare ma mai di ripensarci: «Io non sono uno che si lascia scivolare tutto addosso, devo essere fedele a me stesso e lo sono. È chiaro che momenti di così alta aggregazione emotiva possono metterti in difficoltà, ma…».

Ma ci sarà un tempo in cui adagiarsi nel labirinto della memoria e starsene a immaginarsi Napoli che ora lo tiene sospeso poco oltre Maradona. «Diego ci ha aiutato e io lo dicevo sempre: speriamo ci protegga. E lui lo ha fatto. Questo successo è di chi ha lavorato perché la passione della gente si realizzasse, a 33 anni dai suoi trionfi. Io ora me ne sto a casa e prima di meditare su soluzioni future devo essere in condizione di restituire ciò che mi viene dato. Una Nazionale sarebbe un lavoro stimolante, certo, ma quando ricomincerà il campionato guarderò il Napoli; e lo osserverò con interesse già quando andranno in ritiro. Sicuramente non guferò, perché io non sono di quella pasta lì. Anzi, gli augurerò la felicità che ha regalato a me». Certi amori non finiscono.

Giacomo Raspadori, Giovanni Di Lorenzo e Alex Meret convocati da Roberto Mancini
I tre calciatori del Napoli Raspadori, Di Lorenzo e Meret sono stati convocati dall’Italia

Non è ancora finita la stagione per alcuni calciatori del Calcio Napoli, diventati campioni d’Italia il 4 maggio alle 22,37 e consacrati dalla consegna della coppa Scudetto il 4 giugno 2023 al termine dell’ultima giornata del campionato di Serie A allo Stadio Maradona contro la Sampdoria.

Il commissario tecnico della nazionale Roberto Mancini convoca tre campioni d’Italia per la final four di Nations League, in programma nei Paesi Bassi dal 14 al 18 giugno 2023.

Final Four di Nations League, Roberto Mancini convoca tre campioni d’Italia del Napoli

La selezione nostrana giocherà in semifinale contro la Spagna il 15 giugno 2023: la vincente sfiderà una tra Olanda e Croazia, mentre le perdenti si giocheranno il terzo posto in una finale di consolazione.

I tre calciatori del Napoli convocati per la campagna olandese sono Alex Meret, il capitano Giovanni Di Lorenzo e l’eroe di Torino Giacomo ‘Jack’ Raspadori. Out per infortunio Matteo Politano.

Convocati dunque tutti i calciatori azzurri nel giro della nazionale: un altro segnale della grande stagione disputata dagli uomini di Luciano Spalletti.

Quello della Nations League sarà l’ultimo impegno ufficiale della stagione: al termine della final four ci sarà il ‘rompete le righe’ e i tre azzurri potranno finalmente godersi la meritata vacanza, prima di ritrovarsi a luglio 2023 per il raduno ed il conseguente ritiro di Dimaro Folgarida in programma dal 14 al 25 luglio 2023.

I convocati di Roberto Mancini per la final four di Nations League

PORTIERI: Gianluigi Donnarumma (PSG), Alex Meret (Napoli), Guglielmo Vicario (Empoli).

DIFENSORI: Francesco Acerbi (Inter), Alessandro Bastoni (Inter), Leonardo Bonucci (Juventus), Matteo Darmian (Inter), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Leonardo Spinazzola (Roma), Rafael Toloi (Atalanta).

CENTROCAMPISTI: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Davide Frattesi (Sassuolo), Jorginho (Arsenal), Lorenzo Pellegrini (Roma), Marco Verratti (PSG), Nicolò Zaniolo (Galatasaray).

ATTACCANTI: Federico Chiesa (Juventus), Wilfried Gnonto (Leeds), Ciro Immobile (Lazio), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Tigre).

Nations League, il calendario delle semifinali

14/06/2023, ore 20,45 : Olanda-Croazia

15/06/2023. ore 20,45 : Italia-Spagna

Finale 3° posto: 18/06/2023 ore 15,00

Finale 1° posto: 18/06/2023 ore 20,45

 

fiaccolata giulia tramontano
Una fiaccolata per Giulia Tramontano

Ha indignato l’Italia intera l’omicidio di Giulia Tramontano, la ragazza uccisa dal compagno al settimo mese di gravidanza, originaria di Napoli e più precisamente della sua Sant’Antimo che il prossimo 8 giugno la ricorderà con una grande fiaccolata per dire basta alla violenza sulle donne.

Giulia Tramontano, a Napoli e Roma fiaccolata per la ragazza uccisa

In memoria di Giulia domani, 7 giugno, si terrà una fiaccolata a Roma, in partenza da Piazza degli Apostoli alle 19:30. Si tratta di un’iniziativa organizzata da Enrico Rizzi, attivista per i diritti degli animali, che vedrà la partecipazione del deputato Francesco Emilio Borrelli.

Nel nome di Giulia saranno ricordate tutte le donne che hanno perso la vita in simili circostanze, oltre ad invocare fortemente la certezza delle pene per chi commette crimini così efferati. In questo caso, a stroncare la vita della 29enne e del suo bambino che di lì a poco sarebbe nato, è stato Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell’omicidio.

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Giovedì, 8 giugno, sarà invece la volta di Sant’Antimo, dove Giulia era tornata poche settimane prima della tragedia per acquistare le ultime cose per il suo piccolo Thiago: la popolazione scenderà in strada dando inizio alla fiaccolata dedicata a lei e al suo bambino. L’appuntamento è alle 19 nei pressi della Villa Comunale del Rio.

“La fiaccolata a Roma e quella che si terrà giovedì 8 giugno a Sant’Antimo sono un gesto di vicinanza alla famiglia di Giulia e alla sua comunità. Saranno anche manifestazioni in ricordo di tutte le donne vittime di femminicidio e di violenza” – ha dichiarato Borrelli.

“E’ doveroso prendere parte a queste iniziative che si prefiggono di sensibilizzare la popolazione e le istituzioni stesse, questione fondamentale perché è proprio l’incapacità di guardare alla gravità del problema. Occorre una rivoluzione vera e propria a livello culturale, giuridico e penale. Quindi, per cominciare, chi commette tali efferati delitti deve scontare il resto dei propri giorni in carcere” – ha concluso.

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Da Napoli a Parigi, i capolavori di Capodimonte al Louvre – Foto: Musée du Louvre

Sarà inaugurata domani 7 giugno Napoli a Parigi: il Louvre invita il Museo di Capodimonte, la grande mostra che il prestigioso museo francese dedica, per la prima volta nella sua storia, ad un altro museo, uno dei più belli della città partenopea. Una collaborazione culturale che conferma, ancora una volta, l’eccellenza delle collezioni e dei capolavori napoletani, apprezzati in tutto il mondo.

Un po’ di Napoli a Parigi: al Louvre i capolavori di Capodimonte

Oltre 60 dipinti provenienti del Museo di Capodimonte faranno di Napoli la vera protagonista della stagione culturale parigina, non solo con la mostra che sarà visitabile al Louvre fino all’8 gennaio 2023 ma anche con un ricco programma fatto di cinema, musica e letteratura partenopea.

I capolavori del Museo napoletano dialogheranno con quelli del Louvre in tre diversi spazi: nella splendida Gran Galerie andrà in scena l’incontro tra le due collezioni di dipinti italiani tra le più importanti al mondo; nella sala della Chapelle saranno raccontate e messe in luce le origini e le diversità delle collezioni di Capodimonte, la Farnese e la Borbonica; infine, nella sala dell’Orologio, saranno esposti quattro capolavori di disegni dell’antica collezione Farnese (come il cartone autografo di Michelangelo e quello di Raffaello).

Domani è prevista la giornata inaugurale della mostra che, per oltre 6 mesi, darà spazio all’arte napoletana in uno dei musei parigini più visitati in assoluto. In occasione del taglio del nastro, domani alle 10:00 è prevista la visita di Sergio Mattarella ed Emmanuel Macron.

È Napoli il nuovo miracolo italiano. Un momento magico fatto di successi ad ogni livello: culturale, sociale, turistico, artistico, sportivo. C’è un’effervescenza notevole e questa mostra al Louvre ne è la prova” – sottolinea a La Repubblica Sylvain Bellenger, direttore del Museo di Capodimonte.

“Questa esposizione anticipa la Grande Capodimonte 2025 che nascerà con l’attuazione del master plan al quale io e la mia squadra abbiamo lavorato per otto anni. La diplomazia dell’arte supera tutte le barriere e favorisce il dialogo. Da 500 anni Italia e Francia hanno un intenso dialogo artistico, con ammirazione reciproca” – conclude.

Robert Del Naja e Raiz dopo una vittoria del Napoli
Robert Del Naja (Massive Attack) e Raiz dopo una vittoria del Napoli

La passione per il Calcio Napoli non ha confini. Lo sa bene Robert Del Naja, frontman del gruppo britannico Massive Attack, nativo di Bristol e figlio di un napoletano. Da lui ha ereditato la fede sconfinata per i partenopei, come dimostrato nel corso degli anni nelle sue numerose visite in città.

 

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Robert Del Naja, passione azzurra: il frontman dei Massive Attack alla festa Scudetto

Robert, indicato come il possibile volto che si nasconde dietro Banksy, il più famoso street-artist vivente, non ha potuto fare a meno di essere presente alla festa Scudetto del 4 giugno 2023, così come testimoniato dalle tante foto pubblicate sulle proprie pagine social.

 

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Un vero e proprio reportage a tinte azzurre, un idillio documentato in tutte le sue sfaccettature: dalle vibrazioni dello Stadio Maradona fino all’esplosione per le vie di Napoli.

 

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Bruno Caneo

La Turris sta muovendo i primi passi verso la prossima stagione. Dopo le buone notizie arrivate dal presidente Colantonio a seguito dell’incontro con il sindaco Mennella, e l’accelerata per l’ingresso di Mario Russo all’interno della società corallina, la squadra di Torre del Greco sta sondando i primi contatti per la guida tecnica della prossima stagione.

Secondo le ultime, sarebbe tornato in voga prepotentemente il nome di Bruno Caneo, un nome che metterebbe tutti d’accordo, specialmente all’interno della piazza ripensando all’impresa compiuta dal tecnico sardo due anni fa proprio con i corallini.

Il futuro della Turris tra Caneo e Fontana

Qualche settimana fa sembrava certa la posizione dell’attuale tecnico Gaetano Fontana, forte del rinnovo automatico in caso di salvezza. Negli ultimi giorni però il tecnico calabrese, visto lo stallo dei corallini in attesa di scoprire i nuovi soci, ha “ascoltato” delle varie offerte che gli sono arrivate sul tavolo. La più convincente secondo i rumors è quella della Lucchese che, forte di un nuovo progetto a lungo termine, vorrebbe il tecnico calabrese alla guida della squadra per minimo 3 anni. Un’idea che stuzzica Fontana, conoscendo i suoi ideali e soprattutto riporterebbe il tecnico nel girone B, lo stesso in cui salvò miracolosamente l’Imolese un anno fa.

Dall’altra parte la Turris non è rimasta con le mani in mano. Infatti a piccoli passi (aspettando la nomina della nuova dirigenza) sta sondando i contatti con il grande ex Bruno Caneo. Il tecnico sardo è l’obiettivo numero uno dei corallini, alla ricerca di un riscatto comune. Sia per la squadra che vuole ritornare a stupire (come ha fatto un anno fa proprio con Caneo) sia per il tecnico stesso che dopo aver lasciato la Turris l’estate scorsa aveva sposato il progetto Padova, iniziando bene tra lo stupore generale e chiudendo con un esonero a fine 2022.

Perché l’affare può andare in porto

Bruno Caneo e la Turris possiamo descriverli con la famosa frase di Antonello Venditti: “Gli amori fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Entrambi hanno voglia di rilanciarsi e vivere la prossima stagione da protagonisti assoluti. Negli occhi dei tifosi c’è ancora la Turris targata Caneo che tanto ha stupito a livello nazionale, ma la missione del sardo è quella di proporre il suo calcio e soprattutto il suo credo con una squadra molto più esperta e formata da molti più “over” rispetto alla sua della stagione 21/22. Naturalmente per nuovi aggiornamenti dobbiamo aspettare il 20 giugno, quando i corallini annunceranno la nuova dirigenza, ma in un percorso di programmazione futura e un Fontana sempre più distante, i primi contatti con l’ex Padova sono arrivati e le risposte positive da parte del tecnico non sono mancate.

fabrizio fiorentino marvel
Fabrizio Fiorentino, disegnatore Marvel, nei ringraziamenti del film “The Flash”

Tra i titoli di coda del nuovo film targato DC Comics, “The Flash”, in uscita nelle sale il 15 giugno 2023 ci sarà il nome di un disegnatore di Torre del Greco: si tratta di Fabrizio Fiorentino.

Chi è Fabrizio Fiorentino, artista di Torre del Greco che ha lavorato a “The Flash”

Fabrizio Fiorentino nasce a Torre del Greco nel 1973. Si diploma al Liceo Artistico nel 1991 e successivamente perfeziona i suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nell’ottobre 1994 esordisce professionalmente in Italia , come disegnatore di fumetti, realizzando Dick Damon. Fonda nel 1997, in collaborazione, un laboratorio di arti grafiche e plastiche che prende il nome di “LINEAconCRETA” e realizza sculture di carattere prettamente religioso e presepiali. Tra i suoi committenti, nientemeno che il Vaticano.

Il 2001 segna l’inizio della sua carriera come disegnatore di “supereroi americani” e si trasferisce negli Stati Uniti. Torna in Italia nel 2003 da dove continua la sua costante collaborazione professionale per i colossi Marvel e DC Comics, e lavora su testate del calibro di Spider-man, Batman, Catwoman e molte altre. Dal 2012 è direttore artistico e docente di fumetto, illustrazione e scultura presso la Scuola Internazionale di Comics di Napoli.

Il curriculum si arricchisce con altre collaborazioni in Francia e negli USA, tra cui una con la casa editrice Glenat che gli affida una trilogia sulla vita di Napoleone Bonaparte ed una partecipazione alla docu-fiction a fumetti su “Jean Paul II”, ovvero Giovanni Paolo II.

the flash locandina
The Flash, la locandina del film in uscita il 15 giugno

“The Flash”, il prossimo film DC Comics dedicato al famoso personaggio Marvel

Fiorentino è tra i disegnatori che hanno dato vita ed azione ai personaggi di Barry Allen e Bruce Wayne protagonisti del prossimo film DC Comics dedicato al personaggio Marvel. In “The Flash” i mondi si scontrano quando Barry usa i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun supereroe a cui rivolgersi.

L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un “kryptoniano” imprigionato. In definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza per Barry è “correre per la sua vita”.

titoli di coda flash
Il tweet dello scrittore della serie con i credits del film The Flash: in evidenza il nome di Fiorentino

“Andrò a vedere il film nella mia Torre del Greco e ai titoli di coda urlerò: quello sono io!”

Non nasconde la soddisfazione Fabrizio Fiorentino che, sulle proprie pagine social ricche delle sue opere d’arte fumettistica e sculture, pubblica lo screen finale dei credits del film. Il suo nome è negli special thanks, i ringraziamenti speciali, tra decine di altri nomi del gotha del fumetto mondiale.

Un finale decisamente inatteso. Non so dirvi quanto questa cosa mi gratifichi e mi emozioni, so solo dirvi che quando andrò a vedere il film nella mia amata Torre del Greco alla fine del film salirò al centro dello schermo e griderò a squarciagola: quello sono io!” ha dichiarato Fiorentino su Facebook.

 

 

Giulia Tramontano
Giulia Tramontano
Giulia Tramontano

Il caso di Giulia Tramontano ha scosso l’Italia intera, un Paese che però tende spesso ad agitarsi in casi del genere senza aprire una riflessione reale, in grado di portare ad una rivoluzione nel costume e nelle leggi. Il pericolo che la tragedia immensa di Giulia e Thiago non sia l’ultima così come non è la prima, che venga dimenticata non appena si giri l’angolo. Che gli Alessandro Impagnatiello di turno vengano lasciati sostanzialmente liberi di agire.

Giulia Tramontano, il magistrato spiega i segnali che devono allertare le donne

Cosa si può fare affinché non avvengano più drammi come quelli di Giulia Tramontano? Sicuramente se ne deve parlare, ma soprattutto bisogna estrapolare quei comportamenti e quei segnali potenzialmente comuni a tutte o la maggior parte della fattispecie, e comunicarli alle donne che sono le potenziali vittime. A tal proposito è illuminante un’intervista pubblicata dal quotidiano Il Messaggero al procuratore di Tivoli Francesco Menditto, autore con Paola Di Nicola Travaglini del libro Codice Rosso – Il contrasto alla Violenza di genere: dalle fonti sovranazionali agli strumenti applicativi.

Alessandro Impagnatiello
Alessandro Impagnatiello, l’assassino di Giulia Tramontano

“Ci sono sempre campanelli di allarme”

Menditto afferma che Prima di un femminicidio, ci sono sempre alcuni campanelli d’allarme, anche se non sempre vengono colti”. Il pubblico ministero elenca alcuni di questi segnali: La gelosia è un segnale pericoloso, se l’uomo alza la voce è un altro segnale. Anche un solo schiaffo è un campanello d’allarme che non va sottovalutato fin dalla prima volta. Il controllo del telefono, della spesa, il cosa fai’, sono tutte forme di violenza”.

Anche avere altre relazioni è un segnale da non sottovalutare: “Posso dire che, in generale, il tradimento può essere una forma di sopraffazione. Un esperto, consiglierebbe a una donna di capire e di lasciare quell’uomo, perché ha se stesso come centro e non la riconosce come persona”.

Fare un identikit dell’assassino è complicato

Fare una sorta di identikit dell’assassino resta molto complicato, ma questo non toglie che occhi attenti possano fare la differenza. Per questo è importante confidarsi con amici, persone di fiducia o meglio ancora esperti, magari dei centri anti violenza. “Ogni uomo che commette un femminicidio ha una storia e un modo di comportarsi che consente a occhi attenti (capaci di leggere) di cogliere i segnali, a volte piccoli, di persone intrise di una cultura che non riconosce le donne come persone. Un atteggiamento che si può manifestare in molti modi, ma di fatto, pone sé al centro e pretende che la donna sia un oggetto che subisce”.

Il post di Dee Hong su Linkedin ha lasciato dubbi sulla permanenza a Napoli di Kim
Il post di Dee Hong su Linkedin ha lasciato dubbi sulla permanenza a Napoli di Kim

Finito il campionato di Serie A, è tempo di tirare le somme per il Calcio Napoli, fresco vincitore dello Scudetto. Dopo l’addio certo di Luciano Spalletti e quello assai probabile di Cristiano Giuntoli, un altro pilastro della squadra campione d’Italia potrebbe lasciare la maglia azzurra.

Si tratta di Kim Minjae, il giocatore coreano premiato domenica scorsa nella partita contro la Sampdoria come miglior difensore dell’intera lega. La clausola rescissoria di 50 milioni di euro stabilita l’estate scorsa, infatti, sembra facilmente sfruttabile dai top club europei, Manchester United in primis, che hanno messo da mesi gli occhi sul talento asiatico.

Il suo valore è praticamente raddoppiato rispetto a quella cifra stabilita l’estate scorsa, ed a questa cifra il suo acquisto rappresenta un vero e proprio affare.

Kim Minjae, il post della discordia: su Linkedin i saluti del suo procuratore

In seguito alla festa Scudetto andata in scena allo Stadio Maradona di Napoli domenica 4 giugno 2023, il suo procuratore Dee Hong ha pubblicato un post su Linkedin dai toni ambigui, che ha scatenato la fantasia dei supporters di tutto il mondo.

Questa la traduzione: “È stato un viaggio meraviglioso in Italia, e sono molto felice di vedere questo ragazzo concluderlo con i migliori risultati: lo scudetto e il premio come miglior difensore della Serie A. Kim Minjae, la tua grinta e la tua passione lo hanno reso possibile, sono orgoglioso di te”.

Quelli che però possono sembrare i titoli di coda dell’esperienza del coreano nel bel paese, sono in realtà i saluti dello stesso procuratore all’Italia, dopo il periodo trascorso a Napoli in occasione delle celebrazioni dello Scudetto. Il viaggio a cui si riferisce sembra infatti essere proprio il suo, e non quello del calciatore.

Resta la grossa possibilità che si concretizzi la sua cessione, ma questo post non ha aumentato le sue probabilità. Saranno giorni caldissimi in casa partenopea.

fiera moda mostra oltremare napoli
Fiera della Moda alla Mostra d’Oltremare di Napoli

Dal 17 al 19 giugno, alla Mostra d’Oltremare di Napoli, si terrà la prima edizione del MED Italy – Evening Dress Makers Exhibition 2023, la grande fiera dedicata alla moda gran sera con oltre 100 collezioni dedicate al comparto feste, cerimonie e grandi eventi.

Mostra d’Oltremare di Napoli: fiera della moda per feste e cerimonie

I padiglioni 5 e 6 della Mostra partenopea, uno dei più grandi spazi per manifestazioni fieristiche del capoluogo campano, si trasformeranno in un vero e proprio grande atelier con stilisti e produttori provenienti da tutto il mondo che presenteranno le nuove collezioni cerimonia e grandi eventi 2023/2024 per lui e per lei.

La fiera, aperta a buyers e pubblico, con oltre 4000 mq di esposizione presenterà agli ospiti proposte di abbigliamento diversificate di brand italiani e internazionali, con nuove idee e prodotti di tendenza. Oltre all’Area Esposizione, tra abiti e accessori per tutti i gusti, saranno allestite anche un’Area Press, per interviste e webinar, e un’Area Lounge.

Tra i brand che parteciperanno alla kermesse ci saranno: Vivien Luxury, Antille, Kuea, Quintino Orefice, D’Andrea Collection, Demetrios Cerimonia, Impero Couture, RG Gigli Cerimonia, Mg Arcione, L’Adoralisa, Argento Antico, Antonio Notaro, Lexus Collection, Rosa Biondillo, Sabo Roma, Corizzi Paris, Chic & Holland.

Al Med Italy si susseguiranno diversi appuntamenti, arricchiti dalla presenza di tante note personalità del mondo dello spettacolo. Nel dettaglio: sabato 17 alle ore 17.00 Elisar presenterà la nuova collezione 2024 accompagnata dagli splendidi accessori della storica famiglia Arcione mentre domenica 18 arriveranno tanti testimonial come Samantha de Grenet, Matilde Brandi, Tanya La Gatta, Stefania Orlando, Manila di Nazzaro e molti altri ospiti delle presentazioni della nuova collezione RG Cerimonia.

Infine, lunedì 19 dalle ore 17.30 si alterneranno le sfilate di Nefertari, della stilista Rosa Biondillo con la sua linea Made in Italy, di Saboroma New York con le nuove tendenze internazionali e l’anteprima italiana della collezione di Chic & Holland, linea unica e spettacolare destinata a far innamorare le numerosissime diciottenni che cercano l’abito esclusivo da sfoggiare per la propria festa.

“Artigianalità del prodotto e valorizzazione del Made in Italy sono i nostri principali obiettivi. Puntiamo alla valorizzazione del designer e delle case di moda con allestimenti dedicati e personalizzati per mettere in luce tutte le creazioni: abiti, calzature ed accessori. Una vetrina per le collezioni moda, la presentazione di nuovi marchi, tendenze e opportunità di business. Un’infinita possibilità di spaziare tra tradizione e sperimentazione” – sottolinea Fabio Ridolfi, patron della fiera nonché ideatore di altre numerose manifestazioni dedicate al mondo del Fashion.

Per accedere alla mostra è necessario registrarsi attraverso il sito ufficiale dell’evento, inserendo i propri dati e scaricando il proprio biglietto.

Alessandro Impagnatiello
Alessandro Impagnatiello
Alessandro Impagnatiello, l’assassino di Giulia Tramontano

Fanno rabbia le parole di Alessandro Impagnatiello, il 30enne reo confesso dell’omicidio di Giulia Tramontano, che nel corso dell’interrogatorio ha spiegato perché ha ucciso la ragazza e il piccolo Thiago, ancora nel suo grembo, e come.

La confessione di Alessandro Impagnatiello sull’omicidio di Giulia Tramontano

“Nel momento in cui ho deciso di uccidere la mia compagna non c’era né ira né rabbia né desiderio di vendetta. L’ho deciso senza motivazioni. Ci sto pensando costantemente. La situazione per me era stressante. Questa è l’unica cosa che posso dire ma non c’era un reale motivo”  – con queste parole, fredde e distaccate – rese note da Il Corriere del Mezzogiorno – descrive il modo in cui ha messo fine alla vita di Giulia e di suo figlio che di lì a poco sarebbe nato.

Nel primo interrogatorio, Impagnatiello aveva raccontato di aver discusso con Giulia e mentre lei stava tagliando dei pomodori per la cena avrebbe minacciato di compiere atti di autolesionismo, tagliandosi alle braccia e al collo. Il 30enne avrebbe così impugnato il coltello per colpirla “per non farla soffrire”.

Versione negata poco dopo da lui stesso che ha sottolineato:Giulia non si è pugnalata, ho preso io il coltello e ho proseguito. Giulia si è tagliata inavvertitamente sul braccio destro mentre tagliava delle verdure. L’ho uccisa intorno alle 21“.

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Avrebbe utilizzato un coltello, non ancora ritrovato sulla scena del crimine, e provveduto poi ad occultare il cadavere: “L’ho spostato dalla sala alla vasca da bagno, poi scendendo le scale verso il box, poi alla cantina e nuovamente al box. Ho trascinato il corpo lungo le scale. L’ho lasciato poi in una via vicina a casa nostra che percorrevamo abitualmente, in uno spazio, tra gli arbusti”.

In un video acquisito dal Nucleo Investigativo di Milano, si vede Impagnatiello mentre entra nel garage e poi esce con una busta di plastica in mano, a notte inoltrata, precisamente a mezzanotte e 19 minuti, quando la giovane e il suo piccolo Thiago erano già morti. Secondo gli inquirenti, è probabile che in quel momento Alessandro si stesse recando dall’altra ragazza.

“Eravamo entrambe vittime di un bugiardo” – aveva affermato la 23enne che, come Giulia, aveva una storia con Impagnatiello. Le due donne, ignare ognuna della presenza dell’altra, si erano incontrate per raccontarsi e far venir fuori la vita parallela dell’uomo che entrambe amavano. Proprio dopo quel faccia a faccia, Giulia sarebbe rientrata in casa per poi sparire nel nulla.