Nel periodo di epidemia Covid è esplosa letteralmente la moda delle mascherine con lo stemma del Regno delle Due Sicilie. Migliaia sono le persone che le hanno acquistate e questo fa ben sperare circa la causa del risveglio culturale dei popoli del Sud. Ricordiamo che questo stemma è il vessillo storico che racconta tutta la storia del Mezzogiorno, la sua identità, da quando divenne nazione nel lontano 1130 fino ai Borbone, la cui casata occupa solo una piccola parte dello stemma (quella centrale con i tre gigli gialli su sfondo blu).
I primi ad aver avuto l’idea e ad aver cominciato a distribuire mascherine identitarie (in tessuto TNT) rispettando tutti i parametri di sicurezza richiesti dal governo, sono stati i proprietari di “Bottega delle Due Sicilie”, vero punto di riferimento del mondo meridionalista, i cui gadgets sono richiesti letteralmente non solo al Sud ma in tutta Italia e talvolta anche all’estero.
Nota l’amicizia con casa Reale Borbone delle due Sicilie di oggi, così come con il ramo giapponese del principe Junsuke Kita, il cantante di origini napoletane Patrizio Buanne (che utilizza lo stemma borbonico come suo marchio di fabbrica), ma anche con giornalisti ed associazioni nazionali ed internazionali in particolare della Germania, della Francia, della Spagna e degli USA. Mai come in questo periodo sono stati letteralmente invasi da richieste da ogni dove, grazie alla qualità, all’originalità ed ai prezzi dei loro prodotti.
Sempre presente ai convegni storico-culturali più importanti sul Mezzogiorno, come quello di Gaeta organizzato annualmente dal Movimento Neoborbonico nel mese di febbraio, la bottega di fatto è diventata una sorta “fornitrice ufficiale” dei popoli delle Due Sicilie. Molte erano le persone insoddisfatte all’epoca, in quanto era veramente impossibile reperire bandiere e oggetti, ma questa piccola impresa familiare è divenuta subito un vero e proprio punto di riferimento per tutti coloro che avevano richieste di questo genere. Matteo Vaia è il fondatore della piccola realtà identitaria, devoto e appassionato alla storia del Sud e del suo popolo, ed è da sempre dalla parte di chi li difende.
Roberta Vaia, sua figlia, è colei che prosegue ormai da tempo questo cammino, modernizzando la bottega di famiglia con una visione futura (data anche la giovane età), e grazie alla quale si auspica ancora la presenza per molto tempo di questa bellissima realtà.
Sono decine di migliaia le bandiere delle Due Sicilie oggi sparse in tutto il Sud, ma anche nel resto del mondo, grazie ai nostri emigranti che, seppur lontani, sono desiderosi di mostrare a tutti una forte appartenenza alla loro terra natìa. La vision di chi ama l’ex Regno delle due Sicilie sarebbe quella di vedere Napoli ed il Sud completamente ricoperti di bandiere, come a Barcellona con quelle catalane.
L’E-commerce è una delle realtà in cui la bottega è più presente, tramite anche la piattaforma Ebay.
La Bottega delle Due Sicilie è ormai un leader nel settore identitario e meridionalista, riesce sempre ad adempiere a tutte le richieste oltre a rispettare in pieno il concetto di “comprasud” per ogni materiale e prodotto. I Vaia, in 12 anni, mai hanno apportato aumenti di prezzo per i loro gadgets, anche se la filiera antecedente alla vendita lo richiedeva, accollando all’impresa l’aumento dei costi.
Dal 2008 richieste sempre più crescenti sono giunte alla sede della bottega, questo in risposta a chi ancora crede che il popolo non sia interessato e non abbia più bisogno di simboli che gli ridiano identità e radici forti. Insomma un sistema ben organizzato tra chi divulga la verità storica e chi, con il proprio supporto, distribuisce quei simboli ancora oggi importanti. In questa rivoluzione culturale del Sud, la Bottega delle Due Sicilie è un elemento fondamentale, per molti insostituibile, grazie al suo supporto immancabile ed instancabile.
La sede principale è in via Matilde Serao, 13 – 80031 Brusciano (Na)
Il sito internet da consultare: www.bottega2sicilie.net
Email: bottega2sicilie@libero.it
Telefono e Whatsapp: 3468536918
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