Nel frattempo si fa impellente l’esigenza di porre rimedio alla crisi economica per effetto del Covid-19. Nuovi poveri cominciano a risentire della mancanza di lavoro. Il Governo corre ai ripari finanziando i comuni del territorio nazionale per 400 milioni di euro. Al comune di Santa Maria Capua Vetere vengono trasferiti 257 mila euro. L’utilizzo delle risorse servirà a mettere il piatto a tavola, a tirare avanti attraverso dei buoni spesa. Le domande sono da inoltrare entro e non oltre le ore 12 del 7 aprile (QUI LE INFO).
«La nostra posizione riguardo ai buoni spesa è chiara, operiamo in perfetta linea con l’ordinanza della Protezione Civile. I beneficiari saranno tutti quelli colpiti economicamente dall’emergenza Coronavirus. Verificheremo di che platea si tratta – spiega il Sindaco Antonio Mirra -. Non posso ancora esprimermi sul numero dei beneficiari. A questi si aggiungono circa 200 nuclei familiari, già sostenuti con pacchi spesa grazie al fondo SMCV Attiva e Solidale. Ci tengo a dire che si tratterà di una assistenza congrua. Ci saranno differenze tra i beneficiari, in base al numero dei rispettivi nuclei familiari. Erogare un contributo piatto – sottolinea Mirra – sarebbe una ingiustizia».
Nel frattempo cresce la voglia tra la cittadinanza di infrangere le misure restrittive. Si è registrato qualche episodio di ingiustificato allontanamento dal domicilio, giunto anche alle orecchie del primo cittadino. Nei giorni scorsi in un video postato sulla pagina ufficiale del Comune, si è raccomandato di proseguire a rispettare le restrizioni, predisponendo una immediata riunione con i vertici delle forze dell’ordine per intensificare l’azione di controllo sul territorio sammaritano: «E’ chiaro che c’è stanchezza nelle persone, esiste il rischio di un abbassamento della tensione. Siamo pronti a fronteggiare il rischio, abbassare il livello di guardia sarebbe gravissimo. Una idiozia».