Ad un certo punto della scalata, come raccontano i presenti a Repubblica, Emmanuele si è fermato per prendere fiato. Un amico avrebbe tentato di scalare quel poco di monumento per tirare giù Emmanuele, farlo scendere e rinunciare a questa impresa. I presenti raccontano inoltre che dalla piazza si udivano anche le urla di chi incitava il ragazzo a continuare la sua impresa, altri invece lo pregavano di scendere. Molti invece dei presenti riprendevano la scena con i telefonini.
Non si sa se alla base della scelta di Emmanuele di scalare l’obelisco ci sia stato una scommessa o il frutto di una semplice bravata. Oggi quella piazza si presenta con due anime: una che vuole ricordare il giovane morto con fiori, sigarette, messaggi e candele posizionati accanto all’obelisco, l’altra fatta di giovani della movida che nonostante quello che è successo continuano con fiumi di alcool ad animare la vita notturna della piazza.