Russo è stato colto in flagrante assieme ad altri due suoi “colleghi” – Giuseppe Molfetta e Raffaele Della Rotonda – mentre vendevano cocaina ed eroina davanti alle cosiddette “case blu” della cittadina napoletana. Nella fattispecie il primo era incaricato della vera e propria vendita del materiale stupefacente ai clienti, procuratigli proprio da Russo; mentre l’altro si premurava di non far mai mancare le dosi, andando continuamente avanti e indietro tra il luogo dello spaccio e il deposito dove tenevano custodita la droga.
Tutti e tre – come riportato dall’edizione online odierna de IlMattino.it – sarebbero appartenenti al clan Vanella Grassi. Dopo i rilievi del caso sono stati condotti dagli uomini dell’unità operativa dei carabinieri Compagnia Stella nel carcere di Poggioreale con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio in concorso.
Sale così a cinque il numero di attori che hanno recitato in Gomorra ad essere finiti in galera per crimini molto simili a quelli commessi nella finzione. Nello specifico, il compito di Salvatore Russo era quello di sparare ai ragazzi, con tanto di giubbotto antiproiettile, che volevano fare il loro ingresso nel clan e che quindi dovevano superare il cosiddetto “battesimo di fuoco”.