Si tratterebbe della seconda e della terza classificata nella gara vinta in primavera da Italstage, ossia il presepe di ghiaccio dell’Associazione italiana scultori di ghiaccio e il peperoncino della fondazione sassarese Logudoro Meilogu.
L’idea dovrà adesso essere vagliata da Palazzo San Giacomo che, a quanto pare, non vuole rischiare di non aver nulla sul lungomare.
La speranza è che, se qualcosa ci sarà, sia coerente con il paesaggio e per davvero una calamita per visitatori, in modo tale da creare un indotto per le attività presenti in zona. Quelle legali, ovviamente, non solamente gli ambulanti.