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Il “Leonardo Bianchi” messo in vendita: cosa diventerà

Il “Leonardo Bianchi” oltre ad essere considerato, nel passato, una delle strutture più “famose” per la salute mentale, è ancora uno dei monumenti storici della città di Napoli più conosciuti. Anche per il “Leonardo Bianchi”, chiuso dal 1999 e ormai in disuso e pericolante, è arrivato il momento della vendita, a quarant’anni dalla legge Basaglia. La Regione Campania (con delibera n.7 dell’11 gennaio 2018) ha deciso la vendita dei beni immobili della struttura per quasi 200 milioni di euro, lasciando alla Asl di Napoli solo alcune parti che saranno rimesse in sesto con parte del ricavato della vendita.

Il direttore del dipartimento di salute mentale della Asl Napoli 1 centro Fedele Maurano spiega, come riportato da Repubblica: “Il valore catastale è di 600 milioni, ne sarà venduta solo una parte per un valore che va tra i 150 e i 200 milioni di euro. È importante che finalmente venga messo a reddito un patrimonio della Asl di Napoli così rilevante, e sia destinato alla salute mentale e ad altri scopi sociali, così come prevede la legge“.

Ad essere venduti saranno: i padiglioni, le strutture di cura, gli appartamenti dei custodi, il grande parco che circonda il complesso. Saranno esenti dalla vendita, invece, l’edificio principale, la biblioteca e l’archivio. “Vogliamo farne un luogo di inclusione sociale e di socialità che valorizzi i quartieri circostanti. Un luogo di vita dove confluiscano non solo i pazienti della salute mentale ma anche i cittadini, soprattutto quelli provenienti da zone degradate di Napoli. Vorremmo dare spazio alle associazioni, in particolare le polisportive, e recuperare allo stesso tempo la memoria attraverso la realizzazione di biblioteche e archivi“, ha continuato Maurano, parlando delle possibili destinazioni d’uso.