Notizie di Napoli

Fondi europei, 91 milioni per Napoli: spesi solo 7 mila euro. La peggiore in Italia

Su come spendere i fondi europei la Puglia “può dare lezioni, al Sud, all’Italia e all’Europa. Ci sono regioni come Campania, Calabria e Sicilia che restano indietro nonostante gli investimenti Ue” – a dichiararlo è stata Corina Cretu, la commissaria europea per le politiche regionali che ieri era a Bari, per presentare la proposta Ue per le politiche di coesione 2021/2027. La commissaria si è complimentata davanti al presidente Michele Emiliano. Ma se la Puglia ride, il Mezzogiorno piange.

“Per decenni il denaro investito è stato ben speso in termini di salute, posti di lavoro e non solo. Di solito si parla del Mezzogiorno come di un luogo pieno di problemi. Ebbene la Puglia fa la differenza e sa insegnare a fare diversamente. Due terzi del budget della Puglia sono stati già impegnati. Cosa dire di più? Bisognerebbe prendere soltanto esempio” – ha aggiunto la commissaria.

Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, i dati parlano chiaro. Per quanto riguarda la spesa relativa ai fondi Pon Metro, stanziati per le Città metropolitane, Bari svetta su tutte. È in cima alla lista con una spesa di oltre 12 milioni di euro, portando a casa una percentuale che supera il 30% della spesa in Italia. Malissimo Napoli, fanalino di coda su tutto il territorio nazionale con una spesa di soli 7 mila euro e una cifra irrisoria per abitante di 0,01 centesimi su una popolazione di circa 900 mila persone. La dotazione finanziaria di Napoli è di oltre 91 milioni. Bari è seguita a ruota, ma con netto distacco, da Firenze e Milano, con una spesa di poco più di 5 milioni di euro ciascuna. Non se la cava male Reggio Calabria con circa 4 milioni di euro e una spesa per abitante di poco più di 22 euro.

Cosa si può fare per il Mezzogiorno? “Abbiamo lanciato l’iniziativa Regioni che restano indietro che vale per il Mezzogiorno ma ci sono regioni che, malgrado tutti gli investimenti fatti non portano a casa i progressi attesi. Ecco perché abbiamo lanciato un piano d’azione nel Sud, per Calabria, Campania, Sicilia. L’obiettivo è migliorare la capacità amministrativa, ovvero fornire assistenza agli enti locali perché possano fare meglio. Abbiamo provato a capire parlandone anche con il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, cosa si può fare per il Mezzogiorno. Ma quando parlo di progetti che vanno fatti meglio intendo che occorre occuparsi di ricerca, di infrastrutture, un po’ come è stato fatto in Puglia”– risponde la commissaria.

La commissaria Ue parla anche delle cifre delle politiche di coesione 2014/2020. “L’investimento complessivo di 3,5 miliardi di euro è mirato ad aiutare 5 mila aziende, dare accesso alla banda larga a oltre 300 mila aziende e a realizzare 60 chilometri di vie ferroviarie. Emiliano mi ha parlato di quanto è stato fatto nel campo della ricerca e dell’innovazione” – dice la Cretu.