L’uomo, insieme ad altri affiliati del clan sopra citato, si è reso protagonista di ripetute minacce, anche a mano armata, verso il titolare di una associazione che trasporta malati, per costringerlo a “versare” 3mila euro al mese agli “amici del Vomero”. Ben tre, tra settembre e ottobre, sono stati gli approcci dei malviventi: nel primo si presentarono, nel secondo sollecitarono il pagamento, nel terzo la vittima scappò alla loro vista.
L’arrestato ad ottobre era riuscito a fuggire ad un Decreto di Fermo emesso dalla DDA (facendo poi perdere le sue tracce), ma grazie ad una serie di pedinamenti, a persone lui vicine, è stato intercettato. Nel corso delle perquisizioni eseguite sono stati rinvenute e sequestrate diverse somme di danaro e alcuni biglietti scritti che gli inquirenti hanno giudicato interessanti per le indagini. Il 36enne è stato trasferito nel carcere di Secondigliano.