I fatti risalgono allo scorso mese di maggio. L’Anm, scorgendo dei comportamenti anomali, aveva ingaggiato degli investigatori privati con lo scopo di pedinare i sei dipendenti sospetti e constatare se, effettivamente, usufruivano della legge 104 in modo corretto. Su 40 dipendenti, nei confronti di sei sono risultate delle violazioni. Tra costoro un rappresentante sindacale.
Le lettere di destituzione, che saranno efficaci a partire da mercoledì, possono essere comunque impugnate dai dipendenti che vogliano presentare ricorso. Costoro devono dimostrare di aver usufruito della legge 104 in maniera corretta, dato che non vi è il necessario bisogno di stare fisicamente con il parente. Esistono attività collegate all’assistenza, infatti, che un lavoratore può o deve svolgere anche lontano dal congiunto.