Gentilissimi,
in riferimento alla vostra email di segnalazione relativamente al nostro spot, ci teniamo a far presente che abbiamo letto con attenzione i punti da voi evidenziati e desideriamo trasmettervi il nostro intento e lo spirito con cui abbiamo ideato questa campagna.
Usare l’ironia ed essere divertenti è il filo conduttore di tutti i nostri spot, compreso quello che cita la vostra Città: la
“deficienza artificiale” vuole rappresentare la parodia dell’intelligenza artificiale; Enza infatti non semplifica la vita
della famiglia, ma la costringe a subire i suoi scherzi. Non vuole quindi suggerire altro legame, se non quello tra il dispositivo e la sua non intelligenza.
Lontano da noi è anche il voler dare giudizi sulla musica trasmessa dalla “deficienza”, tanto che uno dei personaggi principali dello spot (la bambina) si diverte e balla nell’ascoltarla. Di fatto si tratta di uno dei tanti ironici scherzi di Enza che gli spettatori scopriranno nelle prossime settimane, quando andranno in onda gli altri soggetti della campagna. La pianificazione di questo episodio, infatti, terminerà il 12 ottobre per lasciare posto agli episodi successivi.
Naturalmente la vostra lettera ci ha colpiti ed è per questo che abbiamo sentito forte l’esigenza di chiarire i nostri reali intenti, poiché non desideriamo urtare la sensibilità di nessuno, né tanto meno ledere l’immagine della città di Napoli.
Siamo certi d’avervi trasmesso con maggiore chiarezza il nostro intento creativo e lo spirito originario della campagna di comunicazione Buondì Motta.
Cordiali Saluti,
il team Buondì Motta