Da Posillipo a Soccavo, da Fuorigrotta a Pianura passando per il centro storico, la città di Napoli non riesce a contenere la furia del maltempo. Gli effetti si vedono già pochi minuti dopo l’inizio dei temporali, a dimostrazione della fragilità un territorio che continua a non essere curato e che come risposta riceve soltanto la chiusura di parchi e scuole, giusto per curare il sintomo e non la malattia.
Stesso discorso vale per città come Gragnano o Castellammare di Stabia, sommerse dall’acqua, ma anche le cittadine della zona flegrea. Il resto della regione non se la passa meglio: Salerno è stata letteralmente flagellata e sul lungomare sono crollati degli alberi; ore drammatiche anche a Sarno, San Marzano, Nocera Inferiore e Nocera Superiore. Stesso discorso per l’avellinese.
La giornata di ieri è stata parecchio impegnativa, dunque, per la Protezione Civile regionale che ha supportato i Vigili del Fuoco dei diversi comuni. La loro professionalità e il loro coraggio hanno nuovamente fatto la differenza e messo una pezza a una politica che, dal livello locale a quello nazionale, non è in grado di far nulla se non stare a guardare e sperare che non ci scappi il morto.