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Ecco Luciana, lo squaletto che nuota tra le barche davanti Castel dell’Ovo

Sorpresa a Napoli, c’è uno squalo verdesca che nuota nelle acque del porticciolo di Santa Lucia, al borgo Marinari, davanti Castel dell’Ovo.

Piccolo squalo avvistato a Napoli

Gaetano De Luca è riuscito ad immortalare la giovane verdesca che nuota davanti al castello. Il piccolo squaletto, innocuo per l’uomo, si aggira velocemente tra le imbarcazioni ed è stato ribattezzato “Luciana” proprio perché avvistato al borgo di Santa Lucia.

La verdesca (Prionace glauca), conosciuto anche come squalo azzurro, appartiene alla famiglia Carcharhinidae che abita acque profonde temperate e tropicali in tutto il mondo. Predilige temperature più fredde, ma negli ultimi anni è stato avvistato anche nel Mar Mediterraneo.

Cos’è lo squalo verdesca

Questa specie è caratterizzata da corpo leggero, snello ed idrodinamico e da pinne pettorali allungate e strette, mentre le altre sono corte ed appuntite. La testa è appuntita e la bocca è grande e provvista di forti denti triangolari. Gli esemplari più grandi di cui si hanno misurazioni certe raggiungono i 3,8 metri, tuttavia ci sono testimonianze non verificate di esemplari più grandi. Il corpo è snello ed allungato e le masse corporee dei maschi variano tra i 27 ed i 55 kg, mentre quelle delle femmine tra 93 e 182 kg.

Come detto sono innocui per l’uomo anche se dal 1580 al 2013 sono stati registrati 13 attacchi all’uomo da parte di questa specie, con 4 morti, tuttavia molti attacchi (specie quelli che avvenivano un tempo a carico dei naufraghi) possono non essere stati registrati adeguatamente o confusi con altre specie. Si nutre principalmente di calamari, mentre le specie più grandi anche di tonni.

In Campania è stato avvistato anche altre volte. Si tratta di una specie protetta e quindi non può essere pescato in Italia. Si stima che nel Mondo tra i 10 ed i 20 milioni di esemplari vengano uccisi ogni anno durante le battute di pesca. La carne è commestibile, ma non considerata particolarmente pregiata; viene consumata fresca, essiccata, affumicata o sotto sale ed inoltre viene utilizzata per produrre farina di pesce. La pelle viene utilizzata per produrre cuoio, le pinne per la zuppa di pinne di squalo, il fegato per l’olio. Per la loro velocità e bellezza estetica, a volte sono cacciati per motivi ludici.