La Reale Pontificia Basilica di San Giacomo degli Spagnoli sarà restituita alla città di Napoli. Continuerà a svolgere la propria funzione di luogo di culto, ma diventerà anche un laboratorio culturale in cui saranno realizzate azioni per promuovere la ricerca scientifica e valorizzare il patrimonio culturale della città.
Questo sarà possibile grazie ad una collaborazione con l’Università Federico II e la Reale Arciconfraternita del Monte del Santissimo Sacramento dei Nobili Spagnoli. L’accordo verrà sottoscritto il 2 marzo presso la Sala del Consiglio presso il Rettorato dell’Ateneo, nella sede principale della Federico II a corso Umberto. Il progetto avrà una durata triennale ed è stato finanziato con 285mila euro.
La Basilica di San Giacomo degli Spagnoli fu costruita nel 1540 per volere del Viceré Don Pedro de Toledo, a cui si deve l’importante progetto urbanistico con la nascita dei Quartieri Spagnoli e l’apertura della strada che oggi porta appunto il suo nome, via Toledo. Contestualmente volle la costruzione di un ospedale destinato alla cura dei poveri e bisognosi cui era annessa la Basilica, la quale è sopravvissuta alle trasformazioni dell’ospedale stesso che è diventato prima il palazzo dei Ministeri durante il regno borbonico, successivamente la sede del Comune di Napoli, Palazzo San Giacomo.