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Il TAR blocca la proroga delle zone rosse a Napoli: “Violano la Costituzione”

Zone rosse, lo stop arriva dal TAR: bocciata la proroga ordinata dal prefetto di Napoli che ha già annunciato ricorso al Consiglio di Stato.

Zone rosse a Napoli, il TAR boccia la proroga

Il 29 luglio 2025 il TAR della Campania ha stabilito l’annullamento dell’ordinanza del prefetto di Napoli che prorogava le cosiddette “zone rosse”, ovvero i divieti di stazionamento imposti in aree urbane della città e della provincia per ragioni di ordine pubblico.

La decisione segna un deciso rigetto di quella che il tribunale ha definito una trasformazione dell’emergenza in regola ordinaria .

“Non c’è emergenza, così violano la Costituzione”

Secondo la sentenza, così come riportato da ANSA, non sarebbero presenti “situazioni di grave, imprevista e imprevedibile emergenza” tali da giustificare l’uso prolungato di poteri straordinari da parte della Prefettura.

La proroga del divieto, attuata senza motivazioni nuove o emergenziali, è risultata quindi illegittima e lesiva dei principi costituzionali come la libertà di circolazione, la presunzione d’innocenza e il principio di proporzionalità .

Il team legale — composto da Andrea Chiappetta e Stella Arena — sostiene che si tratti di una vittoria dello Stato di diritto, utile a ribadire che lo stato straordinario non può diventare la norma. Un’affermazione che valorizza la centralità della Costituzione rispetto all’arbitrio amministrativo.

Anche i consiglieri municipali Chiara Capretti e Pino De Stasio, tra i firmatari del ricorso, hanno commentato con soddisfazione: “Una bocciatura senza appello per chi ha usato lo stato di emergenza come pretesto per aggirare il confronto democratico e marginalizzare le istituzioni locali”.

La Prefettura annuncia ricorso

Sul fronte della risposta istituzionale, il prefetto di Napoli ha annunciato l’intenzione di impugnare la sentenza dinanzi al Consiglio di Stato. La Prefettura difende le zone rosse come strumenti proporzionati e necessari per allontanare soggetti molesti o dediti ad attività criminali da quartieri segnati da degrado e violenza, sostenendo che le misure hanno contribuito a garantire sicurezza urbana, “coniugando libertà e ordine pubblico”.

Stando ai numeri forniti da ANSA, le zone rosse — attive dal giugno scorso — hanno dato luogo in provincia di Napoli a summenzionate circa 240.000 controlli e oltre 220 ordini di allontanamento, coinvolgendo non solo Napoli città ma anche Comuni come Giugliano e nell’area stabiese.

Sono nato mentre il Napoli vinceva il suo primo scudetto. Un "odi et amo" con questa terra, lungo una vita intera. Foto, videomaker, scrittura: do ossigeno a tutti i mezzi che mi consentono di raccontare la realtà, la mia realtà. Per i social sono #ilmennyquoditiano