Sembra assurdo dover parlare di questi episodi nel 2025, eppure ciò è accaduto nel corso di una partita tra l’Under 17 del Napoli Women e l’Under 14 del Don Guanella di Scampia: un episodio inaccettabile, vergognoso e degno di ricevere l’attenzione che merita.
E’ inaccettabile nel 2025 vedere ancora un pregiudizio verso il calcio femminile o in generale verso tutte quelle attività nelle quali secondo la tradizione il genere femminile non sarebbe idoneo a svolgere, eppure episodi simili accadono ogni giorno: ricostruiamo nello specifico la situazione.
Come si era capito, non è di calcio che vogliamo parlare, l’amichevole finisce 4-2 per il Don Guanella ma è ciò che accade dopo è intollerabile. Una volta tornati negli spogliatoi, i ragazzi si sono “divertiti” ad umiliare ed insultare le loro “colleghe” con frasi poco corrette.
“Le avete prese, pu***ne!” “Tornate a fare le ballerine” sono solo alcune delle frasi che questi giovani hanno pronunciato( anzi, quelle citate sono forse le più “gentili”) anche se il caso non termina qui. Fino a questo momento, quanto detto è testimoniato dalle storie che i giovani postavano sui social, ma vi sono anche dei comportamenti non scritti.
Parole fuori luogo in partita, avances gratuite, commenti poco garbati, ragazze importunate per larghi tratti della loro permanenza al campo e tanto altro ancora. Poco tempo fa, la Lega Calcio aveva sensibilizzato con la campagna “un rosso alla violenza”, ma gli effetti non si vedono ancora.
Non si è fatta attendere la risposta del Napoli Women dopo il duro fatto accaduto:
“Durante una partita della nostra U17 contro una compagine maschile U14, abbiamo assistito a qualcosa che nessuna società sportiva dovrebbe mai vedere né tollerare. Le nostre ragazze – minorenni, atlete, figlie, studentesse – sono state oggetto di insulti sessisti e omofobi che nulla hanno a che fare con lo sport.
Frasi volgari, allusioni esplicite, commenti sul corpo femminile e versi che imitavano atti sessuali. Parole pesanti, violente, che non dovrebbero mai essere pronunciate da un adulto, figuriamoci da ragazzi così giovani.”
Nonostante ciò, il Napoli Women ha dato la disponibilità ai ragazzi in questione di trascorrere una giornata in un centro antiviolenza per sensibilizzare sul tema, sperando che questo episodio non si ripeta più.ù
In conclusione, stupisce sempre più vedere questo tipo di situazioni nel 2025, ma stupisce ancora di più vedere come gli artefici di tutto ciò siano ragazzi di 12/13 anni cioè il futuro del nostro paese che ha questi pensieri. Infine, non possiamo far altro che unirci ad un messaggio di massima solidarietà alle ragazze in questione ed a tutto il club in generale.