Supplica a Pompei per la pace in Ucraina. Oltre 20mila fedeli presenti ieri mattina nella piazza del Santuario Pontificio per la Supplica alla Beata Vergine del Santo Rosario.
Alle ore 12,00, le chiese cattoliche di tutta la terra si sono unite in preghiera per chiedere la pace in Ucraina, in quella che è stata definita “l’Ora del mondo”. Una supplica alla quale ha preso parte anche Papa Francesco, durante l’Angelus recitato ieri a San Pietro. La cerimonia al Santuario di Pompei è stata celebrata dal Cardinale coreano Lazzaro You Heung-sik, Prefetto del Dicastero per il clero e a mezzogiorno è stata recitata la preghiera composta da Bartolo Longo nel 1883.
Centinaia di migliaia erano collegate anche attraverso le dirette televisive di Tv2000 e Canale 21 e in streaming. Il Card. Lazzaro You durante l’omelia, ha incoraggiato i fedeli a non stancarsi “di pregare per la pace, per un’economia che non uccida per un dialogo senza riserve e perché la fraternità non abbia confini“. Anche Papa Francesco, durante l’Angelus, ha rivolto un pensiero a Pompei: “Confidiamo nella di Dio, che può cambiare i cuori, e nell’intercessione materna della Regina della pace, nel momento in cui si eleva la Supplica alla Madonna del Rosario di Pompei, spiritualmente uniti ai fedeli radunati presso il suo Santuario e in tante parti del mondo“.
“La pandemia, le guerre, le ricchezze nelle mani di pochi e la miseria di tanti. Sono molte, in apparenza, le ragioni per arrendersi, ma il Signore ci dice di continuare ad avere fiducia in Lui, di continuare a pregare, di avere occhi per vedere che, malgrado tutto, Egli è presente e cammina accanto a noi rivelandosi nella Santissima Eucarestia, ma anche nella carità, nella speranza in un mondo nuovo, nell’amore familiare, nell’amicizia autentica. Egli è presente e visibile ogni qual volta le nostre ginocchia si piegano accanto ai nostri fratelli che chiedono aiuto. Nello sguardo dei poveri sono infatti gli occhi di quel Dio, che ci ama e ci dà segno della sua presenza nel mondo“, ha continuato.
L’Arcivescovo di Pompei, Mons. Tommaso Caputo, ha ricordato il 150° anniversario dell’arrivo di Bartolo Longo: “Egli parlava ai contemporanei e continua a parlare a noi oggi. Perciò vogliamo celebrare questo anniversario ricordandone la figura e le opere e coinvolgendo i devoti della Madonna di Pompei nel mondo. Non è un evento locale, ma universale. Questa città mariana guarda al mondo per veicolare, in un tempo difficile, un messaggio di pace e di concordia tra i popoli“.