È di Firenze originario di Pompei il gestore del sito sessista
È originario di Pompei, nel Napoletano, il presunto gestore del sito sessista P***.eu (censuriamo volutamente il dominio), chiuso dalla Polizia postale lo scorso 11 settembre. In questi giorni alla Procura di Milano sono arrivate una decina di querele per diffamazione e violazione della privacy da parte di donne le cui immagini erano state pubblicate senza consenso, accompagnate da commenti offensivi.
Il fascicolo è coordinato dal dipartimento guidato da Letizia Mannella ed è stato affidato al pm Giovanni Tarzia. La vicenda si aggiunge a una già vasta rete di indagini avviate in diverse città italiane, segno della gravità del fenomeno legato a siti di revenge porn e contenuti sessisti.
La Procura di Roma, nelle scorse settimane, ha già aperto un’inchiesta sul caso, ipotizzando i reati di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, diffamazione ed estorsione. Alcune vittime hanno infatti segnalato presunte richieste di denaro per rimuovere le foto pubblicate sul portale.
Nel mirino degli inquirenti è finito il 45enne Vittorio Vitiello, originario di Pompei ma residente a Firenze, già perquisito dalla polizia. Nella Capitale è stata avviata un’indagine anche sulla pagina Facebook “Mia moglie”, anch’essa accusata di revenge porn.
Anche la Procura di Firenze ha aperto un fascicolo autonomo, ipotizzando il reato di diffamazione ai danni della sindaca Sara Funaro. La vicenda si arricchisce così di ulteriori risvolti giudiziari che chiamano in causa responsabilità a più livelli.
Intanto, l’avvocata Annamaria Bernardini de Pace, insieme a un pool di legali, sta portando avanti un’azione collettiva contro i siti sessisti, con l’obiettivo di chiedere risarcimenti anche a Meta, in particolare per la gestione del gruppo “Mia moglie”.