Processione di San Ciro a Portici
Domenica 4 maggio noi di Vesuviolive trasmetteremo in diretta la processione di San Ciro a Portici. Ma sono accaduti dei fatti molto gravi e preoccupanti di cui vogliamo informare i nostri lettori e follower e soprattutto i Porticesi. C’è qualcuno che non ci vuole a Portici, e ora vi spieghiamo che cosa è successo.
Il nostro giornale, Vesuviolive.it, da sempre indipendente ed autofinanziato, ha annunciato di voler seguire in diretta streaming la processione di San Ciro del 4 maggio: raccontare le emozioni, le preghiere, la commozione di una festa che unisce un intero popolo e portarle a tanti Porticesi e non, sparsi in giro per il mondo.
Un lavoro che la nostra testata ha sempre svolto in tante città del Napoletano, in tante occasioni sacre e profane, portando le immagini delle più belle feste cittadine a centinaia di migliaia di spettatori in tutti e 5 i continenti. E lo ha fatto sempre autoproducendo il lavoro, grazie al supporto di sponsor e attività commerciali private. Per voi spettatori è sempre stato tutto gratis.
Anche per questa processione di San Ciro è così: ci teniamo a sottolineare che siamo totalmente indipendenti da qualsiasi autorità religiosa, amministrativa e politica, per quanto queste realtà, in tutte le città in cui operiamo, abbiano sempre apprezzato moltissimo la nostra opera di valorizzazione del territorio.
A Portici, invece, è tutto difficile.
In queste ore stanno succedendo fatti estremamente gravi ed inverosimili per un Paese democratico. Anzi, diciamolo pure: sono fatti che hanno un sapore piuttosto fascista. Diversi nostri sponsor che hanno supportato la diretta sono stati convocati dalle forze dell’ordine perché qualcuno ha messo in giro la voce che stavamo raccogliendo soldi in nome e per conto della parrocchia.
Cosa del tutto falsa e diffamante, come dimostra la nostra comunicazione digital dove è chiaramente precisato che il supporto economico dei partner è esclusivamente per sostenere la nostra produzione video.
Invece, addirittura, qualcuno con metodo squadrista avrebbe stampato e diffuso dei volantini fuorvianti e diffamanti, lasciando intendere che stessimo raccogliendo soldi utilizzando impropriamente il nome della parrocchia.
Come se non bastasse, a molti imprenditori sarebbe stato consigliato in maniera “convincente” di ritirare la sponsorizzazione della diretta dell’evento.
Noi vogliamo ugualmente ringraziare questi imprenditori e comprendiamo, purtroppo, le loro difficoltà.
In merito a questi volantini, per tutelare la nostra immagine e il nostro lavoro, ci siamo riservati di mettere in atto le azioni più opportune, anche legali.
Ma quello che ci ha davvero riportato con l’animo a periodi bui della storia italiana sono state le intimidazioni che ci sono giunte a desistere dal fare la diretta della processione di San Ciro.
Noi non abbassiamo la testa davanti a chi vuole imbavagliarci, ma vi confessiamo che non stiamo lavorando in maniera serena e senza preoccupazione. Per il clima ostile che qualcuno ha voluto creare temiamo addirittura per la nostra incolumità.
Cari amici di Vesuviolive, e in particolare, cari porticesi, vi chiediamo di starci vicini. Portici non merita di tornare nel Medioevo. Portici è una città di cultura, di eccellenze, di fede: una città di brave persone che non meritano di essere manipolate in questo modo becero e fuori dalla storia.
Vi aspettiamo in strada il 4 maggio.