Le difficoltà del campo largo a Portici. In foto, da sinistra: Pietro Cuomo, Roberto Fico, Vincenzo De Luca, Claudio Perasole
La costruzione del “campo largo” in Campania non è stato un percorso semplice. Dopo anni di tensioni, scontri interni e diffidenze reciproche tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, l’intesa raggiunta attorno alla candidatura di Roberto Fico ha rappresentato un passo storico: un abbraccio politico tra due mondi che fino a pochi mesi fa si fronteggiavano apertamente, con Vincenzo De Luca come simbolo della tradizione amministrativa e Fico volto del cambiamento.
La Campania è stata a lungo terreno di contrapposizione fra le diverse anime del centrosinistra. Le critiche del Movimento 5 Stelle al “sistema De Luca”, la gestione accentrata del potere regionale, le polemiche sulla sanità e la selezione delle classi dirigenti hanno segnato un solco profondo. Solo l’urgenza di presentarsi uniti alle elezioni del 2025 ha reso possibile un compromesso, più tattico che ideale, che oggi prova a tenere insieme due culture politiche diverse per storia, linguaggio e priorità.
Ma se a livello regionale la tregua sembra, almeno per ora, reggere, nei territori la tensione resta palpabile. È il caso di Portici, dove la coalizione cittadina di governo, che pure si riconosce nella stessa area politica del “campo largo”, mostra tutte le difficoltà di una convivenza costruita apparentemente più sul calcolo che sulla condivisione. A poche settimane dalle elezioni regionali, mentre in Regione Campania il cosiddetto “campo largo” sembra aver trovato un equilibrio attorno alla candidatura di Roberto Fico, sul piano locale e in particolare a Portici emergono invece segnali di tensione tra le forze che ne fanno parte.
Secondo quanto trapelato in ambienti politici cittadini, la vicenda ruoterebbe intorno ad alcune dichiarazioni social scritte da Pietro Cuomo, portavoce della lista Per Cuomo Sindaco e figlio del primo cittadino Enzo Cuomo, che avrebbero suscitato reazioni e prese di posizione tra esponenti della stessa maggioranza e di altre forze del campo progressista, oltre che dell’opposizione cittadina.
La polemica è nata su Facebook. Galeotto fu un commento di Pietro Cuomo che ha dipinto come poco partecipato un evento ospitato in un bene confiscato alla criminalità organizzata, alla presenza di Elly Schlein, Roberto Fico, Piero De Luca e Alessandro Caramiello. Un’iniziativa di secondaria importanza rispetto all’incontro elettorale organizzato al Cinema Roma a sostegno dello stesso Fico e promosso dal sindaco Cuomo, che invece, secondo lo stesso post, avrebbe visto “migliaia di persone”.
Inoltre, in risposta ad un utente che chiedeva “Sì, ma Fico dove lo mettiamo?”, Cuomo jr ha replicato ironicamente “Sull’albero”. La battuta pungente ha ulteriormente alimentato la discussione, dando vita ad una serie di prese di posizione pubbliche.
Tra le prime reazioni è arrivata quella di Casa Riformista per il gruppo consiliare Avanti – Portici Viva, movimento politico che, a Portici, fa riferimento alla consigliera comunale Olga Intoccia, candidata al Consiglio Regionale insieme all’ex sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto.
Nel comunicato diffuso nelle scorse ore, si legge l’invito al Partito Democratico ed alle altre liste della maggioranza a “prendere ufficialmente le distanze da affermazioni e comportamenti che rischiano di minare un percorso tracciato a livello regionale e nazionale”.
Il gruppo riformista, che sostiene apertamente la candidatura di Fico, ha inoltre sottolineato: “Questo comportamento è inaccettabile, ingiustificabile ed oltremodo scorretto. Esortiamo gli esponenti territoriali del Partito Democratico a rispettare le regole comportamentali e di alleanza, evitando tensioni che indeboliscono il progetto comune”.
Il messaggio è stato rilanciato sui social da diversi esponenti della maggioranza cittadina, tra cui il vicesindaco Claudio Perasole, l’assessore Grazia Buccelli, l’ex presidente del Consiglio Comunale ed ex vicesindaco Fernando Farroni, i consiglieri Davide Borrelli, Marco D’Avino, Olga Intoccia e Martina Albo. Un segnale, secondo molti osservatori, di quanto il malessere politico sia diffuso anche tra gli alleati.
A rendere più esplicita la vicenda, nominando direttamente l’autore delle dichiarazioni, è stato invece un post del Movimento 5 Stelle di Portici, che ha parlato di “attacchi continui da parte del portavoce della lista Per Cuomo Sindaco nei confronti del candidato presidente Roberto Fico e degli alleati del centrosinistra”.
Nel comunicato si legge inoltre: “Assistiamo da giorni ad atteggiamenti che rischiano di spaccare il campo progressista, proprio mentre si lavora per unire le forze in vista delle regionali. Non riusciamo a capire quale sia il motivo di simili prese di posizione”.
La situazione, nel suo complesso, appare come un episodio che riflette le tensioni latenti tra le diverse anime del fronte progressista porticese, in contrasto con la linea di apparente compattezza che si è invece affermata su scala regionale.
Se a Napoli e in Campania la convergenza su Roberto Fico sembra aver segnato un passo avanti verso la ricomposizione del “campo largo”, a Portici la discussione resta aperta e continua a rappresentare un banco di prova delicato per la tenuta delle alleanze locali.
In attesa di eventuali chiarimenti o repliche ufficiali da parte del Partito Democratico, del sindaco Enzo Cuomo e del portavoce Pietro Cuomo (il quale ha preferito, per ora, non rilasciare repliche dopo essere stato contattato) la questione resta al centro del dibattito politico cittadino, con l’obiettivo — auspicato da più fronti — di ristabilire serenità e coesione all’interno della coalizione.