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La bandiera palestinese sventola sul porto di Torre del Greco: il flash mob nel giorno di Pasqua

La bandiera con i colori della Palestina all’ingresso del porto di Torre del Greco: obiettivo raggiunto per il flash mob di Pasqua, organizzato dal coordinamento pro Palestina di Torre del Greco per sensibilizzare i cittadini sulla strage in corso in Medioriente.

La bandiera della Palestina all’ingresso del porto

Un’azione dimostrativa, nel giorno di Pasqua, per ricordare a tutti i cittadini torresi che su un’altra sponda del mar Mediterraneo si sta consumando una strage che non sembra aver fine. Un flash mob pacifico e simbolico che la mattina del 31 marzo è stato realizzato proprio sul molo di ponente del porto di Torre del Greco, luogo identitario della città e porta aperta verso il mare con il quale la città stessa ha da sempre un rapporto più che speciale.

“Fino ad ora 35 mila vittime innocenti che si affacciano sullo stesso nostro mar Mediterraneo sono state uccise per una logica genocidiaria e coloniale” sono le parole che raccontano la protesta, non mancando di ricordare tutti gli altri morti inghiottiti dal mare nostrum mentre cercavano di scappare verso l’Europa in cerca di un futuro migliore.

Negli stessi istanti, un’enorme bandiera con i colori palestinesi veniva calata dal “muraglione” del porto corallino, rivolta in direzione della città; un’altra veniva fissata proprio nei pressi del faro sulla punta estrema del molo torrese.

“Mentre avviene questa strage di cui le vittime sono per il 70% donne e bambini i nostri politici e i media non fanno che mentire”, prosegue il comunicato del coordinamento pro Palestina, “noi non possiamo più essere complici di questa morte. Chi vive su questo mare non può fare altro che stare con i palestinesi“.

Il flash mob in un video virale

I vessilli palestinesi sono rimasti sul porto meno di 24 ore: non è dato sapere se siano stati rimossi volontariamente oppure divelti dai forti venti che nel weekend pasquale hanno sferzato su tutto il vesuviano. Ma l’azione è stata immortalata in un video che sta andando virale sui social, rilanciato dalle pagine delle diverse realtà che stanno supportando la causa palestinese nel vesuviano.

Sabato al Cobar le testimonianze da Gerusalemme

Il flash mob si è svolto all’indomani di un altro importante appuntamento che si è tenuto al Cobar – Stecca all’interno degli ex Mulini Marzoli sabato 30 marzo, durante il quale sono intervenute due giovani cittadine dell’area vesuviana per tanti anni residenti a Gerusalemme: la loro testimonianza è stato un drammatico spaccato delle condizioni di vita e di discriminazione ai quali sono sottoposti i popoli palestinesi in Medioriente da ormai tantissimi anni.

 

Sono nato mentre il Napoli vinceva il suo primo scudetto. Un "odi et amo" con questa terra, lungo una vita intera. Foto, videomaker, scrittura: do ossigeno a tutti i mezzi che mi consentono di raccontare la realtà, la mia realtà. Per i social sono #ilmennyquoditiano