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Un musical per Don Bosco: i giovani dell’Oratorio portano sul palco una storia di fede e crescita

Alla Sala Corallo di Torre del Greco, il 25 luglio è andato in scena un musical speciale: “Sogno o son desto?“, nato dal cuore dell’oratorio della Basilica di Santa Croce e dall’energia contagiosa dei suoi giovani protagonisti.

A guidare l’iniziativa, come un vero padre, è stato Don Giosuè Lombardo, parroco della Basilica, che ha sostenuto la comunità con cuore e fiducia.

I giovani celebrano la figura di Don Bosco

Un progetto che va ben oltre la scena: è il riflesso di un cammino vissuto insieme, intrecciato con entusiasmo, creatività e spirito di squadra. Il musical, incentrato sulla vita di Don Bosco, nasce dalle mani, idee e passione di tutti i ragazzi dell’Oratorio, diventando così un’opera straordinaria. Accanto a loro, il coro “Voce e Fede” ha impreziosito lo spettacolo con armonie intense e coinvolgenti donando al pubblico grandi emozioni.

Abbiamo voluto rendere omaggio a una figura che ha segnato la storia dell’educazione giovanile – racconta Claudia Coscia, referente del gruppo giovanissimi dell’Oratorio – Le sue parole e testimonianze di speranza sono un esempio concreto per molti giovani, soprattutto in questo anno Giubilare“.

Viaggio di crescita grazie al musical

Il gruppo dei giovanissimi coinvolti nel progetto partiva da zero: molti di loro non avevano esperienza in recitazione, ballo o canto.

La referente Claudia racconta che pian piano i ragazzi si sono resi conto che ognuno aveva un talento nascosto: “Il musical è stato l’occasione per scoprirlo e tirarlo fuori.”

Tra prove, momenti di confronto e tanta energia condivisa, i giovani hanno imparato a mettersi in gioco e superare le proprie paure, perchè solo insieme, si può andare oltre ogni limite.

La pedagogia di Don Bosco sul palcoscenico

Il musical non è stato soltanto uno spettacolo, ma un autentico percorso di formazione. Al centro, la pedagogia di Don Bosco: un’educazione che si fonda sull’incontro, fiducia e accoglienza.

I ragazzi hanno portato in scena la straordinaria vita del sacerdote, con cuore instancabile, andava incontro ai giovani più soli e smarriti, accogliendoli con amore nell’oratorio. Un luogo che, grazie a lui, diventava casa, scuola, cortile e chiesa: un vero e proprio spazio di rinascita.

L’oratorio, sulla scia del suo fondatore, è un luogo dove sentirsi amati, anche con le proprie fragilità – racconta ancora Claudia – dove ciascuno può crescere come persona e buon cristiano.”

Lo spirito salesiano si è incarnato in modo concreto nella convivenza che ha preceduto lo spettacolo: giorni vissuti fianco a fianco, condividendo tempo, emozioni, dubbi e soddisfazioni.

Sono diventati una vera famiglia – riflette la referente – sostenendosi a vicenda e imparando a gioire insieme delle piccole grandi vittorie.”

Spettacolo diventa vita grazie al messaggio di speranza

Il musical ha rappresentato il culmine di un intenso percorso educativo progettato per i ragazzi dai 12 ai 17 anni, all’interno di un oratorio che si fonda sui valori della collaborazione, responsabilità, amicizia e fede.

Ogni sogno, se accompagnato da impegno e perseveranza-conclude Claudia- può diventare realtà.”
Tra applausi, luci e melodie cariche di emozione, lo spettacolo si è trasformato in un momento di autentica crescita collettiva.

Il pubblico ha risposto con entusiasmo e commozione, riconoscendo nei giovani protagonisti la forza autentica della fede e speranza concreta custodita nella testimonianza di Don Bosco.
Un sogno che, ancora oggi, prende forma attraverso le loro voci e determinazione: ragazzi capaci di trasformare il palcoscenico in un messaggio di vita.