Soggiorno climatico per anziani, il comune di Torre del Greco pubblica le graduatorie degli ammessi alla vacanza in Calabria: tutti i nomi sul sito web dell’ente.
Un’iniziativa attesa e sempre più partecipata: il soggiorno climatico promosso dal Comune di Torre del Greco torna anche quest’anno con numeri da record.
L’amministrazione guidata dal sindaco Luigi Mennella, su impulso dell’assessore alle politiche sociali Mariateresa Sorrentino, ha infatti approvato le graduatorie degli ammessi che sono state rese pubbliche sul sito internet dell’ente di Palazzo Baronale, raggiungibile a questo link.
Per gli anziani ultrasessantacinquenni il successo è stato travolgente: a fronte dei 160 posti messi a disposizione, sono arrivate ben 380 domande, molte delle quali presentate da coppie di coniugi.
Un dato che conferma il riscontro positivo già registrato nell’edizione 2024 e che rende evidente quanto tali iniziative siano considerate preziose occasioni di svago, socializzazione e sostegno al benessere psicofisico.
Diversa la situazione per il soggiorno climatico dedicato ai disabili, che ha visto la presentazione di 92 richieste a fronte della stessa disponibilità di 160 posti.
Proprio per questo, come si legge negli atti ufficiali pubblicati sull’albo pretorio del Comune, si è deciso di utilizzare l’“ulteriore disponibilità economica sul capitolo” per ampliare l’accesso e permettere la partecipazione di altri 68 anziani, rimasti inizialmente esclusi.
Due le destinazioni prescelte, entrambe in Calabria. Gli anziani ammessi in graduatoria partiranno il 16 settembre per l’hotel Parco dei Principi di Scalea (Cosenza), dove resteranno fino al 21, con trattamento di pensione completa per cinque notti e sei giorni.
Dal 21 al 26 settembre, invece, sarà la volta dei disabili con i loro accompagnatori, ospitati presso l’hotel Santa Caterina Village, sempre a Scalea, insieme agli anziani “ripescati” grazie ai fondi aggiuntivi.
Obiettivo dichiarato dei soggiorni: offrire giornate di riposo e socialità, contrastare l’isolamento e favorire condizioni di benessere per chi, troppo spesso, rischia di rimanere ai margini.