C’è Napoli e provincia nella seconda opera più fotografata negli States!

“Imagine there’s no countries

It isn’t hard to do

Nothing to kill or die for

And no religion too

Imagine all the people

Living life in peace”

Ci sono pietre che nei secoli penseranno a tenere vivo un ricordo, a mostrare l’arte e la generosità di un popolo nei confronti di un uomo che ha segnato un’epoca con la sua voce e con i messaggi di pace e di protesta, di rivoluzione ma anche di grande dolcezza. Stiamo parlando dello Strawberry Fields, un’area di 10.000 metri quadrati situata al Central Park di New York, dedicata al mito dei Beatles, John Lennon.

La star londinese fu uccisa l’8 dicembre del 1980 sparata da un suo fan, Mark David Chapman. Cinque anni dopo ebbe luogo l’inaugurazione dello Strawberry Fields, elaborato dall’architetto Bruce Kelly e ultimato grazie al contributo del grande amore di Lennonn, Yoko Ono.

Immagina non ci siano nazioni

non è difficile da fare

niente per cui uccidere o morire

e nessuna religione

immagina tutta la gente”

Di forma circolare, fu donato dal Comune di Napoli al New York Council nei primi anni Ottanta, l’opera riproduce un mosaico pompeiano conservato nella stanza 58 del Museo Archeologico di Napoli. A realizzarlo furono gli artigiani della zona vesuviana di Ercolano e Torre del Greco, come testimonia anche il recente libro di Michelangelo Iossa dal titolo “Gli ultimi giorni di Lennon“. L’autore, nel corso della presentazione del suo scritto al Forum dei Giovani di Ercolano, ha testimoniato che lo Strawberry Fields è la seconda opera più fotografata negli Stati Uniti d’America, piazzandosi dietro solo alla Statua della Libertà.

Ancora oggi il mosaico è oggetto di pellegrinaggio da parte di visitatori, curiosi e fan dei Beatles. Riconosciuto da ben 121 Paesi del mondo come un “Giardino della Pace”, al centro riporta il celebre titolo di una canzone di Lennon, “Imagine”, che da anni rappresenta un vero e proprio manifesto della pace.