Torre del Greco, la spiaggia della vergogna tra rifiuti e scarichi fognari

Si sa che d’estate non è facile per tutti potersi permettere una vacanza e che, spesso, risulti economicamente gravoso per una famiglia anche una sola giornata in un lido. L’intraprendenza e la voglia di cercare un “posto al sole” gratuito spingono molte persone ad arrangiarsi con quello che trovano, indipendentemente dalle condizioni. Tuttavia quest’intraprendenza dovrebbe trovare un limite davanti a rischi per la sicurezza e l’igiene, ma non sempre è così.

L’abusiva discesa a mare di via XX Settembre a Torre del Greco è un esempio di come la voglia di arrangiarsi si tramuti in incoscienza e in un serio pericolo per tutti. Va considerato, innanzitutto, che il tratto di costa in questione è situato a poche centinaia di metri dal porto della città, quindi, con il mare, per la natura stessa del posto, inquinato dal traffico navale. Eppure l’acqua sporca è l’ultimo dei rischi per gli incauti bagnanti.

Lo stesso passaggio che da via XX Settembre conduce al mare non è altro che un vecchio e dissestato scarico fognario. La discesa a mare è estremamente ripida, munita di improvvisati scalini scavati nella pietra e priva di qualunque forma di appoggio.

Lo scarico fognario, estremamente profondo e sprovvisto di barriere, sembra completamente abbandonato all’incuria e ad ogni tipo di rifiuti. Quindi oltre a costituire un rischio di caduta rende l’intera zona pericolosamente insalubre.

Oltre ai liquami riversati dallo scarico, l’intero tratto di costa è invaso da rifiuti ingombranti e non smaltibili, spesso materiali notoriamente nocivi e, comunque, posizionati in maniera pericolosa per chiunque sia nelle vicinanze.

L’intera “spiaggia” improvvisata si mostra come un’enorme discarica a cielo aperto dove, fra bottiglie rotte, copertoni d’auto e scarichi fognari, famigliole intere giocano e prendono il sole incuranti del pericolo, come se fosse un qualunque lido. Escludendo la responsabilità dei bagnanti abusivi che frequentano la zona, viene da chiedersi perchè alla luce di tutto questo la Pubblica Amministrazione non prenda provvedimenti per evitare gli enormi rischi essendo notoriamente conosciuta la situazione del luogo. Ammesso che un intervento di bonifica e recupero del posto possa richiedere tempo e risorse eccessive, almeno sarebbe utile impedire a tutti di accedervi così semplicemente. Basterebbe chiudere il comodo e vistoso passaggio e già si ridurrebbe il numero di persone che, ogni giorno, mettono al rischio la propria vita per un bagno a mare.