“Ho sbagliato nella protesta eccessiva e giustamente sono stato ammonito. Ma mai e poi mai mi sarei sognato di toccarlo con la testa. Cosa che non è mai successa, come ha confermato anche lui. Quando si tratta di dar contro la Juve si analizzano i fotogrammi, si cerca di tutto. Forse pensavano di destabilizzarci”.
Secondo Bonucci, quindi, la Juve sarebbe quasi perseguitata. Perché? Il difensore lo spiega così: “Quando vinci diventi antipatico, mi ricordo il primo anno con Conte e quello precedente del settimo posto. Un errore a favore non suscitava scalpore. Eravamo simpatici allora”.
Eppure, guardando e riguardando le immagini di quell’episodio, caro Bonucci, la verità sembra un’altra. Ma noi siamo solo invidiosi, vero?