Ruud Gullit oggi ha 54 anni, fa il commentatore televisivo, ma in un passato nemmeno tanto lontano è stato un grandissimo calciatore. Ha giocato nel Milan dal 1987 al 1995, ha vissuto l’era di Sacchi e quella di Capello, così come le sfide con il più forte di tutti, Diego Armando Maradona.
Oggi, in un’intervista rilasciata a “La Gazzetta dello Sport”, il campione olandese ha ricordato le gare disputate contro quel Napoli, raccontando un particolare: “Il razzismo? Anche a me a Napoli dicevano “negro”, ma non lo consideravo razzismo. Secondo me avevano solo paura, allora giocavo al massimo e alla fine mi applaudivano. Con i falli era lo stesso: se mi picchiavano, mi alzavo subito. Se stai giù e ti lamenti, chi ti ha picchiato pensa ‘ah ah, allora gli ho fatto male…’. Io non volevo”.