Non si è mai partiti in luna di miele tra Aurelio De Laurentiis e la stampa. Gli screzi non sono mai mancati, il pepe tra le parti è stato abbondantemente utilizzato per rendere i piatti più piccanti ai tifosi azzurri. Nelle ultime ore lo scontro ha toccato nuove punte: la società attraverso il proprio profilo twitter ha chiesto ai suoi followers di votare tra tre presunte fake news di calciomercato a margine dell’intervista rilasciata alla radio ufficiale, Radio Kiss Kiss.
Non sono mancate le risposte piccate di colleghi che hanno colto la palla al balzo per rivendicare la propria professionalità a dispetto di quelli menzionati dalla società, mentre l’Ordine dei Giornalisti della Campania ha risposto al club con un comunicato dove esorta ad occuparsi di rinforzare la squadra.
Ma in questi anni a produrre fake news, se vogliamo parlare in questi termini, è stata la stessa società. Di menzogne e mezze verità ne sono state dette a bizzeffe. Ne vogliamo ricordare tre, proprio come nel tweet della SSC Napoli:
E’ abbastanza chiaro l’intento della società: screditare il lavoro della stampa di mediazione intellettuale per accaparrarsi il consenso dei tifosi. A loro deve necessariamente giungere il pensiero unico del club. Come non ricordare l’episodio nel quale fu coinvolto Mimmo Malfitano della Gazzetta dello Sport. Il suo nome fu messo alla berlina dal presidentissimo e pochi giorni dopo la sua auto fu danneggiata. Una strana coincidenza. Occorre però che la stampa napoletana sia maggiormente unita, facendo quadrato e non prestare il fianco con la produzione di news a volte molto distanti dalla realtà. Oppure non pensare di cogliere un’occasione propizia per poter danneggiare i competitors favorendo la linea egocentrica di De Laurentiis.