Ma cosa ha disturbato il Napoli? Come riporta Il Mattino, il continuo cambio di carte in tavola da parte dei cinesi del Dalian e gli agenti del centrocampista (quando i giochi erano praticamente già fatti). La società azzurra ha puntato il dito sulle modalità di pagamento che “non collimano con gli accordi precedentemente raggiunti“. L’intesa era stata trovata e sabato il presidente aveva dato il suo benestare all’operazione, ma il capodanno cinese sembra essersi messo di mezzo ritardando l’incontro decisivo.
Nella giornata di ieri, infatti, quando tutto doveva essere messo nero su bianco, è spuntata una nuova proposta: prestito oneroso, per 5 milioni, con diritto di riscatto fissato a 15. Tutt’altra cosa, quindi, rispetto ai 20 milioni cash pattuiti inizialmente. Oltre alla dilazione, de Laurentiis sarebbe rimasto poco convinto anche delle garanzie bancarie. Insomma: “tutto fumo e niente arrosto”.