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Il miglior calciatore siciliano di sempre

L’Italia è storicamente una delle patrie del calcio, o per meglio dire, una delle nazioni che più hanno reso un contributo enorme al mondo del calcio internazionale. Grandi campioni del calibro di Paolo Maldini, Alessandro Del Piero, Roberto Baggio, Francesco Totti, Gianluigi Buffon giusto per restare nei tempi più recenti, ma anche Silvio Piola, Dino Zoff, Paolo Rossi, Gianni Rivera andando un po’ indietro con gli anni.

Con la lista dei nomi potremmo procedere ancora per molte righe: in estrema sintesi, però, possiamo dire che negli stadi italiani sono passati alcuni dei piedi più raffinati nella storia del gioco del calcio. Un mix di personalità provenienti da realtà differenti, di qualsiasi regione e provincia. Nei Top siti di scommesse online purtroppo oggi non figurano nomi come questi tra i marcatori.

In questo articolo ci focalizziamo su una regione in particolare, la Sicilia, che ha contribuito al calcio italiano ed internazionale promuovendo il miglior calciatore siciliano di sempre: stiamo parlando di Salvatore Schillaci, dai più chiamato “Totò”, che ha fatto sognare l’intera nazione nelle cosiddette notti magiche del mondiale Italia ‘90.

 

Salvatore “Totò” Schillaci: storia di un (quasi) Pallone d’oro. Gli inizi

Salvatore Schillaci nasce a Palermo il primo dicembre del 1964 e inizia fin da subito a mostrare grande passione e talento per il calcio. Viene ingaggiato infatti dalle giovanili dell’AMAT Palermo, che mette ben presto gli occhi sul giovane talento. Il primo, vero salto di qualità avviene con il trasferimento al Messina, in serie C2, nel 1982 all’età di soli 18 anni. Si impone da subito come uno dei giocatori più importanti in rosa, tant’é che tre stagioni dopo, nella ‘85-’86, segna 11 reti aiutando la squadra a salire in Serie B.

Resterà in maglia messinese fino al 1989: in quella stagione Zeman decise di puntare fortissimo su di lui, dopo alcuni anni traballanti anche a causa di interventi ai menischi e segnerà ben 23 reti, diventando capocannoniere del campionato cadetto.

 

Il passaggio alla Juventus, l’Inter e gli ultimi anni in Giappone

Nell’89, a fine stagione, viene acquisito dalla Juventus. Se la prima stagione è stata decisamente positiva, lo stesso non si può dire delle due successive, nelle quali vive un pesante declino, segnato oltretutto in negativo dalla separazione dalla moglie: un qualcosa che incrinò il suo rapporto con la dirigenza juventina. Il contestuale arrivo di Gianluca Vialli portò via ancora più spazio all’attaccante, che si spostò quindi all’Inter nel 1992.

In casacca nerazzurra tuttavia, a causa di una discontinuità per problemi fisici, non riesce ad incidere: dopo due stagioni si trasferisce al Jubilo Iwata, in Giappone, dove resta dal ‘94 al ‘97 segnando 56 gol in 78 match. Qui chiuderà la sua carriera da calciatore.

 

La strepitosa parentesi delle notti magiche a Italia ‘90

Totò Schillaci è senza dubbio il miglior calciatore siciliano di tutti i tempi non soltanto per le ottime prestazioni sfornate al Messina e in parte alla Juventus, ma anche per le notti magiche vissute dai tifosi azzurri durante il mondiale di Italia ‘90. Nel corso di quel mondiale infatti Schillaci vinse il titolo di capocannoniere con 6 reti, infiammando ad ogni partita le masse di tifosi e arrivando secondo nella classifica del Pallone d’oro stilata da France Football: lo superò soltanto Lothar Matthäus.