Calcio Napoli

Audio sparito su fallo Pjanic, Pecoraro a Le Iene: “Avvalora la tesi dei pensieri cattivi”

L’ex procuratore della FIGC, Giuseppe Pecoraro, tira in ballo addirittura dei “pensieri cattivi”. Ieri sera è andato in onda il servizio di Filippo Roma, a Le Iene, sulla partita Inter-Juventus dell’aprile 2018 che risultò decisiva per far vincere il campionato alla Juve a dispetto del Napoli di Maurizio Sarri. La questione riguarda un cartellino giallo per Pjanic: sarebbe stato il secondo – con espulsione quindi – mentre il risultato era sull’1 a 1. La partita finirà 3 a 2 per i bianconeri, con Pjanic ancora in campo.

Sulla questione Pecoraro aprì un’indagine, chiedendo l’audio di quanto si erano detti Var (Paolo Valeri) e arbitro (Daniele Orsato) nei secondi seguenti al fallo dell’ex centrocampista della Juve su Rafinha. All’ex procuratore giunse il video senza audio, cioè quello che realmente gli interessava, dopo 5 mesi dalla richiesta. La questione coinvolge anche il designatore arbitrale, Nicola Rizzoli. Pecoraro infatti, in un primo servizio di Le Iene, espresse i propri dubbi che Filippo Roma girò ai tre arbitri, venendo successivamente querelato dagli stessi. Poiché parte querelata, tuttavia, ha avuto accesso a documenti inediti che costituiscono il fulcro della puntata di ieri sera.

Orsato aveva sostenuto che l’audio di quell’episodio non esistesse perché non fu un episodio da Var, ossia non aveva parlato con Valeri dopo il fallo di Pjanic. Eppure dai video si nota come Orsato avesse schiacciato il pulsante rosso per mettersi in comunicazione con il Var, dopo aver giudicato da giallo insieme a Giallatini, anche lui in sala Var, l’intervento del centrocampista bianconero.

Le Iene hanno fatto leggere il labiale degli arbitri a due ragazzi sordi, Giuliano e Alessandro. Secondo Giuliano al momento del fallo “Valeri dice ‘uuu check'”, e nello stesso tempo Giallatini dice “a Pjanic”. Check è il termine che si usa quando si richiede la verifica del Var.


Alessandro aggiunge: “Al 50esimo secondo, Valeri dice ‘c’ha il giallo in mano, c’ha il giallo in mano’. Lo ripete due volte”. Al secondo 57 del video, secondo quanto sostenuto da Valeri nei confronti degli inquirenti, egli chiese a Orsato chi avesse intenzione di ammonire. Versione confermata da Orsato e Rizzoli. Il labiale letto dai due ragazzi invece dice tutt’altro.

Secondo Glialiano “Valeri preme il pulsante rosso e dice ‘ho controllato adesso, il contrasto c’è’, dice questa frase, ‘ho controllato adesso, il contrasto c’è'”. Alessandro afferma: “Al minuto e 5 secondi, Valeri mi sembra che dica ‘ho controllato adesso’, lo riguardo un secondo, ‘ho controllato adesso, il contatto c’è'”. Giuliano: “‘Ho controllato adesso il contrasto c’è’, l’arbitro forse voleva una conferma di quello che ha visto, questo non lo sappiamo. Si parla sicuramente di un contrasto”.

Secondo i due ragazzi, perciò, Valeri non chiese affatto a Orsato chi avesse intenzione di ammonire, ma gli confermò l’avvenuto contrasto. Di certo non stavano parlando dell’ammonizione a D’Ambrosio per proteste, che avverrà dopo 16 secondi.

Ancora Giuliano: “Giallatini dice ‘per me è giallo, per me è giallo’ e Valeri risponde ‘certo!'”. Alessandro: “Giallatini dice a Valeri ‘per me è giallo, per me è giallo’ e questo lo ripete due volte e Valeri gli risponde ‘sì certo'”.

C’è mai un momento in cui Valeri, spingendo il pulsante rosso, chiede a Orsato una cosa del tipo “chi hai intenzione di ammonire?” domanda Filippo Roma ai due ragazzi. “No! Da quello che ho visto pare di no”, risponde Giuliano. “No! Sinceramente non l’ho visto, non l’ho visto”, conferma Alessandro. Ancora una volta la lettura delle labbra dei due – sostengono Le Iene – sembra non corrispondere alla versione degli arbitri.

Filippo Roma tenta di mettersi in contatto con Orsato, Rizzoli e Valeri, ma questi non rilasciano dichiarazioni così come Gallatini, Damiano Di Iorio (presente anche lui in sala Var quella sera) e Pierluigi Collina, Presidente della commissione arbitri Fifa.

Pecoraro, invece, ha commentato eccome: “Per me il mistero non c’è mai stato, le dico la verità, ero convinto dell’errore dell’arbitro (Orsato, ndr) che poi lui stesso ha dichiarato, mi hanno dato il tutto dopo 4-5 mesi, il che avvalora delle tesi, dei pensieri cattivi, tra virgolette”. Alla richiesta di esplicitare tali pensieri cattivi, Pecoraro risponde: “Pensieri cattivi, fermiamoci qui”. E sulla mancata/ritardata collaborazione degli arbitri: “La spiegazione la lascio a voi”.

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