Calcio Napoli

Napoli, suggestione Esposito: l’Empoli lo riscatterà e poi sarà trattativa con gli azzurri

Il Napoli studia anche per i colpi del futuro. Uno dei nomi più caldi del momento è Sebastiano Esposito. Il nativo di Castellamare di Stabia, prodotto del settore giovanile dell’Inter sta stupendo tutti nella sua esperienza in Toscana all’Empoli.

Esposito è una delle richieste di Antonio Conte, fu proprio il tecnico a lanciarlo in Serie A, ai tempi dell’Inter. Proprio i nerazzurri sono tutt’ora detentori del cartellino dell’attaccante, ma l’Empoli è pronto a riscattarlo per poi far partire l’asta sul gioiellino campano quest’estate.

Esposito è il sogno di Conte per il futuro, il Napoli ci pensa e inizia a parlare con l’Empoli

A parlare della nuova suggestione di mercato ci ha pensato in mattinata la Gazzetta dello Sport. Esposito è un prodotto targato Antonio Conte, i due hanno uno splendido rapporto. Ad aprire ulteriormente la trattativa è il rapporto tra gli azzurri e il suo agente, Mario Giuffredi. Ecco le parole del quotidiano in merito a questa suggestione di mercato:

“È un Napoli scatenato che gioca su più tavoli per programmare anche le strategie per la prossima estate. Un’altra ipotesi potrebbe essere l’acquisto di Sebastiano Esposito, che l’Empoli riscatterà dall’Inter. Il giocatore piace al Napoli, è amico di Lukaku e ha debuttato in A con l’Inter di Conte dove trovò anche il suo primo gol nel 5-0 contro il Genoa, proprio da un rigore che il belga diede al giovane campano.

Giovane, di qualità e napoletano: Esposito è un profilo in linea con le esigenze del nuovo Napoli e con l’Empoli il rapporto è ottimo. Potrebbe essere anche un’occasione last second di questo mercato, se dovesse partire uno tra Ngonge e Raspadori. Ma meglio fare un passo alla volta. Il Napoli oggi punta forte su Garnacho: la nuova stella con cui andare all’assalto dello scudetto”.

Classe 01, nato e cresciuto con la voglia di scrivere e raccontare lo sport. Dal 2020 in giro tra sale e tribune stampa con un carico di passione e di "garra charrua".