Calcio Napoli

L’attacco della Repubblica: “De Laurentiis ha sfiduciato l’ambiente con un gesto”. Il racconto

Il momento del Napoli è complesso. Sulla situazione ha parlato in mattinata sulla sua edizione odierna il quotidiano “La Repubblica”. Dal mercato di gennaio, il mondo azzurro ha ricevuto una serie di batoste e il dito è puntato verso il presidente Aurelio De Laurentiis.

Il leader del Napoli è accusato di una serie di errori, partendo dalla cessione (senza degno sostituto) di Kvara, che ha dato tanta sfiducia all’interno dello spogliatoio. Dubbi anche sulla corsa scudetto, che a detta del quotidiano non sembra essere l’obiettivo del presidente.

La Repubblica attacca De Laurentiis: sotto la lente la gestione degli ultimi due mesi del Napoli

“I guai degli azzurri sono iniziati con la cessione al Psg di Kvaratskhelia: penalizzante dal punto di vista tecnico (il georgiano non è stato sostituito in maniera adeguata) e nociva pure per gli equilibri dello spogliatoio, destabilizzati dalla decisione della società di indebolire l’organico nel momento più delicato della stagione. Anche Conte nelle varie conferenze l’ha ripetuto indirettamente a più riprese”.

Il Napoli ora è secondo ma la Juve si avvicina e sabato c’è lo scontro diretto al Maradona contro l’Inter. “C’erano in cassaforte 75 milioni e invece sono arrivati quattro rinforzi low cost: Okafor, Billing, Scuffet e Hasa. Aurelio De Laurentiis ha dimostrato ai giocatori di non credere più di tanto nell’impresa ed è ricomparso sulla scena solo dopo la traumatica resa di ieri sul Lago con un messaggio social”

“Il trend (3 punti in 4 giornate) è così preoccupante che ha sentito l’esigenza di uscire allo scoperto persino Aurelio De Laurentiis, visto che ci sono altre 12 partite da giocare e serve un’immediata reazione per non mettere in pericolo anche la qualificazione per la zona Champions League. La Juve è a -7 dopo aver battuto il Cagliari”. 

Classe 01, nato e cresciuto con la voglia di scrivere e raccontare lo sport. Dal 2020 in giro tra sale e tribune stampa con un carico di passione e di "garra charrua".