Tommaso Starace si racconta alla Gazzetta dello Sport. Lo storico magazziniere del Napoli parla del futuro e di una proposta avanzata dal presidente De Laurentiis negli ultimi giorni.
“Ho la mia età, ne sono consapevole. De Laurentiis mi ha detto che potrebbe esserci un altro ruolo per me. Ho realizzato i sogni, mi sono divertito un sacco e non ho mai avvertito il peso della fatica, anche se in passato preparare per 20-25 calciatori da solo non era un giochino. Ma era quello che volevo.
Maradona? Il più grande di tutti e di sempre, con un’umanità straordinaria. Ci ha spiegato come si faceva a diventare campioni d’Italia, a conquistare le Coppe. Ma io ho avuto la fortuna di essere così come sono: ho voluto bene a chiunque e sono stato ricambiato.
Mertens? È diventato un famigliare, un figlio. È nata una simpatia immediata che è diventata empatia. E il tempo ha consolidato questo nostro rapporto. Un’immagine da scegliere? E come si fa! Io ho tutto in testa. Però, se proprio devo, allora dico la finale di Coppa Uefa a Stoccarda, la squadra a festeggiare con i tifosi, li chiamavamo e non sentivano per la premiazione. Andai, presi Diego in braccio di peso: c’è da alzare la Coppa”.