Premessa: è solo un gioco. Pericoloso, folle. Impossibile. Solo immaginare che Victor Osimhen possa fare davvero ritorno in pianta stabile a Napoli fa sorridere.
Eppure, il nigeriano ci ha abituato a dover stravolgere ogni regola, ogni previsione. Aveva chiesto un rinnovo faraonico concedendo a De Laurentiis la possibilità di inserire la clausola rescissoria da oltre 100 milioni nel contratto. Era il 2024.
“Andrò via in estate, ho già il club pronto a pagarla”. Così non è stato. Osimhen ha costretto il Napoli ad accettare un prestito last minute al Galatasaray pur di liberarsi dell’ingaggio.
Ad oggi, 4 luglio 2025, il centravanti è tornato ad essere ufficialmente un azzurro. E Conte sembra essere seriamente intenzionato a portarlo a Dimaro, per la seconda volta.
Osimhen non vuole cedere all’idea che solo i club arabi siano disposti a sborsare quelle cifre: ha chiaramente l’ambizione di competere ancora al top in Europa, vista la giovane età.
Lo stesso De Laurentiis ha abbassato la clausola a 75 milioni pur di accontentarlo. Ma se non arrivasse nessuna proposta, e non si fa fatica a pensarlo, Osimhen tornerebbe ad indossare davvero la maglia numero 9, appena liberata da Okafor.
E così, spazio alla fantasia. Pensiamo al modulo: difficilmente diverso da un 4-4-2, o 3-5-2. Sia Lukaku che Osimhen hanno spesso dichiarato in passato di poter giocare tranquillamente in un attacco a due.
E chissà che Victor non stia intimamente sognando di poter ricevere i lanci al bacio di Kevin De Bruyne, o sfruttare gli inserimenti di Scott McTominay.
Ma soprattutto, chissà che Antonio veramente non ci stia pensando, a chiederglielo. “Victor, vinciamo assieme? Dimmi solo sì, ci penso io ad Aurelio”.