Calcio Napoli

Caso Osimhen, quali sono le condizioni per il pagamento richieste da De Laurentiis

Il trasferimento di Victor Osimhen al Galatasaray è ormai alle battute finali. L’attaccante nigeriano, che si appresta a lasciare il Napoli, è atteso a Castel Volturno per mettersi a disposizione di Antonio Conte, ma un permesso speciale potrebbe consentirgli di anticipare i tempi, in attesa della definizione dell’operazione tra il club partenopeo e quello turco.

Cosa ha chiesto De Laurentiis per Osimhen, tutte le condizioni

Secondo l’edizione odierna de Il Mattino, la trattativa ha raggiunto un punto di svolta decisivo. Dursun Ozbek, presidente del Galatasaray, ha ricevuto ieri rassicurazioni dalla banca turca, che ha dato il via libera per il pagamento del trasferimento. Il piano finanziario è già stato delineato: il Galatasaray verserà subito 40 milioni di euro entro la fine di luglio, coprendo così più della metà dell’importo complessivo. I restanti 35 milioni verranno saldati successivamente, ma proprio su questa seconda tranche si concentrano le preoccupazioni del Napoli.

Aurelio De Laurentiis, presidente degli azzurri, non vuole correre rischi e pretende garanzie certe sul pagamento della seconda parte della somma. Il club partenopeo ha chiaramente fatto sapere di non essere disposto ad accettare dilazioni oltre il 2026. La necessità di chiudere l’operazione in tempi rapidi è quindi cruciale, e le trattative sono proseguite senza sosta anche durante il weekend, con un nuovo incontro tra le due parti fissato per oggi.

Ogni minuto che passa potrebbe essere decisivo per concludere l’affare e sancire il ritorno di Osimhen a Istanbul. La trattativa si sta quindi avvicinando alla sua conclusione, con il destino dell’attaccante nigeriano pronto a cambiare nel giro di poche ore. Il Galatasaray sembra pronto ad accogliere una delle stelle più luminose del calcio internazionale, ma la strada verso la firma definitiva è ancora irta di ostacoli da superare.

Classe 01, nato e cresciuto con la voglia di scrivere e raccontare lo sport. Dal 2020 in giro tra sale e tribune stampa con un carico di passione e di "garra charrua".