Federico Chiesa, un tempo valutato oltre 70 milioni di euro, oggi costa circa 10 milioni di euro, una cifra sorprendentemente bassa rispetto al suo valore di mercato iniziale. Il calo drastico di prezzo riflette le difficoltà che il giocatore ha affrontato negli ultimi anni, ma c’è un aspetto che continua a pesare sulle trattative: il suo ingaggio da 7 milioni di euro annuali, che lo rende difficile da acquistare per molte squadre.
Il Napoli ha fatto un tentativo concreto, sondando la possibilità di un prestito con diritto di riscatto per 9 milioni di euro, ma con l’ulteriore richiesta che il Liverpool contribuisca a una parte del suo stipendio. Una condizione che ha rallentato la trattativa con i Reds che hanno rifiutato. Anche l’Atalanta si è mossa, vedendo in Chiesa un possibile sostituto per Lookman, nel caso in cui il nigeriano lasciasse Bergamo. Tuttavia, anche in questo caso, il nodo dell’ingaggio è un ostacolo.
Chiesa ha manifestato l’intenzione di tornare in Italia, rifiutando un’offerta dal Fenerbahçe. Oltre al Napoli e all’Atalanta, anche Milan e Roma stanno monitorando la situazione, ma resta da capire se il giocatore sarà disposto a ridurre il suo stipendio per facilitare il ritorno in Serie A. Se dovesse farlo, il suo trasferimento potrebbe diventare una realtà concreta.