Michele Criscitiello
Il direttore di Sportitalia, Michele Criscitiello, ha acceso il dibattito sul tema delle convocazioni in Nazionale italiana, puntando il dito contro la scelta di chiamare Mateo Retegui. Il giornalista ha espresso senza mezzi termini la sua contrarietà alla decisione dello staff tecnico azzurro, sottolineando l’importanza di difendere l’identità del calcio italiano.
“Non condivido la convocazione di Mateo Retegui – ha dichiarato Criscitiello –. Perché convocare Retegui e lasciare a casa Lorenzo Lucca? In Nazionale devono andarci solo i calciatori italiani. Perché schierare un argentino? In futuro rischiamo di trovarci solo calciatori oriundi. Lo so anche io che Retegui è più forte di Lucca, ma non ritengo giusto privilegiare i calciatori di altre nazioni rispetto agli italiani. Per questo motivo avrei preferito vedere l’attaccante del Napoli”.
“Quello che io ti contesto è che tu vai a giocare con la maglia della Nazionale italiana solo perché il tuo bisnonno era italiano. E chi se ne frega? O solo perché tua moglie aveva il nonno italiano, questo è successo con Thiago Motta. Ma questi sono semplicemente degli escamotage. Se Gattuso deve fare il bene del calcio italiano, come dice di voler fare, non deve convocare gli oriundi per prima cosa. Perché l’oriundo toglie il sogno all’italiano. Mi dispiace. Va bene che Retegui può essere l’attaccante più forte che abbiamo, ma non è italiano! Thiago Motta non era italiano, Camoranesi non era italiano… Se dobbiamo scendere sempre a compromessi, dobbiamo sapere che saremo più deboli in futuro. È vero che fino a qualche anno fa ci mancavano gli attaccanti, ma se continuiamo a scendere a compromessi non otterremo mai nulla. Preferisco stare 2-3 anni senza la punta anziché cominciare a convocare gli oriundi. Il figlio di colore di due genitori congolesi, se è nato in Italia è italiano. Ma deve nascere in Italia seppur da genori congolesi”.