“De Bruyne è un problema”, scrive oggi La Gazzetta dello Sport, accendendo i riflettori sul rendimento e sul ruolo del fuoriclasse belga. Non una bocciatura, ma una riflessione tattica su come Antonio Conte possa valorizzarlo al meglio nel nuovo sistema di gioco.
Il tema centrale riguarda la coesistenza tra McTominay e De Bruyne. Come sottolinea la Rosea, “Scott, in questo nuovo sistema, parte largo per venire a chiudere al centro, finendo spesso per fare quasi il doppione di Kevin”. Un’incognita che costringe il tecnico a cercare nuove soluzioni per mantenere equilibrio e imprevedibilità.
Conte, senza giri di parole, ha spiegato la scelta di ampiezza affidata ai terzini: “Per giocare con i quattro centrocampisti abbiamo dovuto cercare l’ampiezza con il terzino”. Da qui l’idea di spostare De Bruyne più avanti, magari vicino alla punta, oppure di tornare a una mediana a tre, alternando uomini e gestendo le forze per avere sempre qualità e dinamismo.
Secondo La Gazzetta dello Sport, il tecnico sta valutando ogni opzione, consapevole che rinunciare a De Bruyne sarebbe un azzardo. Troppo grande il suo peso tecnico e caratteriale per pensare a una panchina prolungata.
Conte cerca la formula giusta: equilibrio tattico, intensità e spazio per il genio di Kevin. Perché, anche se oggi è “un problema”, il belga resta la chiave per trasformare la squadra in qualcosa di davvero speciale.