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Criscitiello attacca: “Oriali finto perbenista, Conte dovrebbe liberarsi di lui”

“Oriali e il finto perbenismo. Preghi Sant’Antonio e ci risparmi la morale”. È questo il titolo dell’editoriale firmato da Michele Criscitiello per Sportitalia, un intervento dai toni durissimi nei confronti di Lele Oriali e del suo rapporto con Antonio Conte.

Criscitiello si schiera contro Lele Oriali

Nel suo commento, Criscitiello attacca frontalmente l’ex dirigente, sostenendo che “non deve andare a Padova ma a Lecce a pregare il suo vero Sant’Antonio”, perché senza Conte – scrive – Oriali sarebbe rimasto “il Lele Oriali che fece grandi cose nel calcio tre vite fa”. Secondo il direttore di Sportitalia, in assenza dell’allenatore salentino, Oriali si sarebbe probabilmente goduto la pensione “sul divano di casa”, senza che il mondo del calcio avvertisse particolarmente la sua assenza.

L’editoriale insiste anche sull’isolamento della figura di Oriali nel panorama del tifo italiano. Criscitiello lo definisce come l’unico “cuore” interista capace di mettere d’accordo tutti, dai milanisti agli juventini, fino agli stessi tifosi nerazzurri, che – a suo dire – lo avrebbero ormai ripudiato. “Si dovrebbe chiedere il perché”, scrive, aggiungendo che il ruolo effettivo di Oriali all’interno delle società non è mai stato realmente chiaro, se non provando a darsi una spiegazione con grande sforzo interpretativo.

Ampio spazio viene dedicato anche al rapporto tra Oriali e Conte. Criscitiello lo descrive in maniera provocatoria come una figura che “fa il vigile urbano ad Antonio, porta la valigia ad Antonio e probabilmente gli porta la colazione a casa tutte le mattine”, sostenendo che non si spiegherebbe altrimenti l’ostinazione di Conte nel volerlo sempre al proprio fianco. Una presenza che, secondo l’editorialista, rappresenterebbe un costo superfluo che lo staff del tecnico finisce per scaricare sulle società.

Pur riconoscendo la grandezza di Conte e la qualità tecnica e umana del suo staff, Criscitiello conclude sottolineando come la figura di Oriali sia sempre stata “un neo” destinato prima o poi a essere rimosso. Un paragone forte, quello con una visita dal dermatologo: “più diventa nero e grande e più è pericoloso”, anche perché, chiosa l’autore, “il tempo passa per tutti”.

Classe 01, nato e cresciuto con la voglia di scrivere e raccontare lo sport. Dal 2020 in giro tra sale e tribune stampa con un carico di passione e di "garra charrua".