Cultura

Il Cristo Svelato: a Napoli il gemello diverso e straordinario del Cristo Velato

Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1995, il centro storico di Napoli custodisce meraviglie architettoniche ed artistiche uniche al mondo.
I gioielli partenopei sono così numerosi che, anche il napoletano più esperto, può cadere in errore. Chi non conosce la celebre statua del Cristo Velato? E invece quella del Cristo “Svelato”?

Come molti sapranno la statua del Cristo Velato, realizzata da Giuseppe Sanmartino nel 1753, è custodita nella Cappella Sansevero di Napoli ed è uno fra i monumenti più visitati in Campania.

Cristo Velato, l’opera custodita nella Cappella Sansevero di Napoli

Meno conosciuta è senza dubbio la statua del Cristo Svelato o “Luce Nascosta”, ubicata in via Nilo 34, nella Chiesa del Real Monte Manso di Scala, esattamente al terzo piano dello stesso palazzo dove è visitabile la Cappella Sansevero. Realizzata dal giovane artista napoletano Giuseppe Corcione, in materiale misto con tecniche artistiche contemporanee, fu inaugurata il 7 giugno del 2011 nell’ambito delle attività del Giubileo di Napoli.

Il Centro Storico della Città evidenzia ancora oggi, con chiarezza e con una singolarità unica tra le città dell’Europa tutta, la strutturazione in “insulae”: agglomerati urbani omogenei e caratterizzati da un unico motivo fondativo e funzionale che oggi vengono detti “isolati”. L’insula del Monte Manso di Scala raccoglie nel suo perimetro la Cappella Sansevero e questa costituisce la parte più preziosa dell’isolato, nell’angolo sul quale essa si sviluppa affacciandosi sulla grande e incommensurabilmente importante insula domenicana di San Domenico Maggiore.

Sulla precisa verticale della Cappella Sansevero, la Fondazione Monte Manso ha la sua Cappella, preziosa e ricchissima testimonianza dell’arte sacra dei secoli XVII e XVIII. Ecco il motivo della committenza del Governo di Monte Manso che affida ad un giovane scultore contemporaneo, Giuseppe Corcione, la realizzazione di un “Cristo svelato”: nella Cappella Sansevero il Cristo è “velato”. L’anello di congiunzione tra i due splendidi monumenti, è nella figura del Cristo, velato e disvelato che guardato con lo sguardo dell’arte riesce sempre a comunicare emozioni e domande profonde.” Queste le parole di Monsignor Vincenzo de Gregorio, Abate Prelato della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro.

Come appena detto, l’intento di quest’opera è stato quello di raffigurare un altro momento saliente della vita del Cristo: oltre alla sua morte, ben descritta dalla scultura custodita nella Cappella Sansevero, con questa si è cercato di celebrare e rappresentare la sua resurrezione.

Il Cristo, inoltre, è affiancato da figure di Angeli in terracotta a grandezza naturale con arti scolpiti in legno, vestiti con seta di ottima qualità che ricordano le sculture del ‘700 napoletano.

Nonostante non sia particolarmente visitata, a differenza della sua versione “velata”, il Cristo Svelato rappresenta una tappa obbligata per tutti coloro che cercano un continuum significazionale e valoriale del cattolicesimo.

Fonti:
– Fondazione Real Monte Manso di Scala, sito internet