Cultura

Dracula è sepolto a Napoli: ecco come è finito nella nostra città

Continuano a circolare notizie, mai confermate né smentite, sulla presunta presenza della tomba del più famoso vampiro della storia, il Conte Dracula, nel complesso francescano di Santa Maria la Nova.

Ebbene sì, dopo quasi tre anni di documentate ricerche, sembrerebbe che i resti di Vlad III, principe di Valacchia, siano proprio nel cuore della città di Napoli.

Simbolo dell’horror e del macabro, il Conte Dracula ha ispirato i più grandi registi e scrittori di tutto il mondo. La storia romanzata di questo controverso personaggio ha inizio con il libro dell’irlandese Abram Stoker che, verso la fine dell’800, scrisse del celebre vampiro senza mai essersi recati nei luoghi in cui Dracula esercitò il suo potere.

Sappiamo dov’è la tomba di Dracula a Napoli. Sappiamo anche dove andare a cercare” – queste le parole pronunciate, nel 2014, da un gruppo di esperti dell’Università di Tallinn, in Estonia. E’ da quel momento che vengono avviate numerose indagini condotte dai più rinomati studiosi e ricercatori.

«Nel 1476 il conte Vlad Tepes Dracula, che appartiene all’ordine del Dragone come il re di Napoli Ferrante D’Aragona, scompare durante una battaglia contro i turchi e viene dato per morto. Una delle sue figlie, Maria, all’età di sette anni viene adottata da una donna napoletana e condotta nel regno di Napoli. Qui in seguito sposa un nobile napoletano della famiglia Ferrillo. La coppia ottiene in ”regalo” i territori di Acerenza in Basilicata ma è legata a Napoli tanto che, alla morte, i coniugi vengono seppelliti a Napoli». Questa la spiegazione dello studioso Raffaello Glinni.

Christopher Lee interpreta il Conte Dracula

A ricomporre meglio il misterioso puzzle è stata una laureanda napoletana, Erika Stella, che ai fini della sua tesi di laurea si recò nel chiostro di Santa Maria la Nova e, sul sepolcro di Matteo Ferrillo, padre di Giacomo Ferrillo, marito della figlia di Vlad III, notò un dragone, chiaro simbolo dell’Ordine del Dragone, una congregazione nobile-guerresca alla quale era iscritto il Conte Dracula.

A seguito di ciò, un gran numero di studiosi internazionali ipotizzarono un’interessante teoria: il conte Dracula non morì in battaglia ma fu fatto prigioniero dai turchi. La figlia Maria riscattò il padre e lo portò con sé in Italia, seppellendolo alla sua morte a Napoli.

Ad avvalorare la tesi sono i dettagli presenti sulla tomba in marmo di Matteo Ferrillo, la quale non sembrerebbe appartenere a lui ma, per l’appunto, al Conte Dracula.

«Guardate i bassorilievi, la rappresentazione è lampante. Ricordate che il conte si chiamava Dracula Tepes: vedete che qui c’è la rappresentazione di un drago, Dracula appunto, e ci sono due simboli di matrice egizia mai visti su una tomba europea. Si tratta di due sfingi contrapposte che rappresentano il nome della città di Tebe che gli egiziani chiamavano Tepes. In quei simboli c’è ”scritto” Dracula Tepes, il nome del conte. C’è bisogno di altre conferme?» – sostiene ancora Raffaello Glinni.

A distanza di oltre tre anni siamo ancora in attesa di conferme ma, nel frattempo, Napoli ha già provveduto ad organizzare eventi, passeggiate e tour alla scoperta della tomba del personaggio storico-mitologico più celebre di tutti i tempi.