Nei giorni scorsi alcuni capolavori che normalmente sono esposti alla Reggia di Caserta sono stati portati a Torino alla Reggia di Venaria Reale per una mostra che racconta le Regge d’Italia, una scelta che ha anche creato qualche polemica.
Uno dei capolavori più noti è la culla di Vittorio Emanuele III (1869), un prezioso prodotto dell’eclettismo napoletano. Disegnata dal pittore Domenico Morelli (1823-1901) fu realizzata da un artigiano partenopea. E’ il prodotto di una mirabile collaborazione di varie arti che ha coinvolto abili maestranze locali. Al capolavoro infatti oltre al pittore Domenico Morelli, hanno lavorato: Ignazio Perriccia (professore d’ornato), Errico Alvino, Alessandro Bobbio ed Antonio Francesconi (architetti).
La culla è realizzata interamente in mogano presenta una maggiore severità nella forma e nello stile. Il manufatto si distingue per la preziosità dei materiali, ha infatti l’imbottitura interna in seta forse proveniente da San Leucio, impiallacciatura in tartaruga, decorazioni in argento, coralli mediterranei e cammei con le vedute del Vesuvio e di Castel Nuovo, realizzati dalla famosa scuola di Torre del Greco. L’opera rappresenta l’essenza e la sintesi delle bellezze e dell’artigianato della città di Napoli.
Fonti:
arte.it – culturaitalia.it