Cultura

Si conclude il Premio Massimo Troisi: i vincitori

Massimo non aveva bisogno di urlare, i suoi messaggi più importanti, anche quelli che riguardavano temi troppo importanti li diceva a mezza voce, sono quelli che sono poi rimasti nell’immaginario collettivo. Soprattutto si è speso affinchè nell’ambito artistico, nel mestiere del far ridere non prevalesse un maschilismo preponderante ma si collaborasse con “l’altra parte del cielo”.

Queste le parole del presidente di giuria sull’osservatorio comico Enzo Decaro alle motivazioni di consegna del premio “la bicicletta del sorriso”, opera di Lello Esposito, a vincitori in ex aequo del riconoscimento tra i nuovi talenti. Sono Antonio Riscetti e Feliciana Tufano a trionfare tra gli otto finalisti in gara, mettendo in scena l’introspezione e quella fragilità che appartenevano all’attore sangiorgese, d’accordo la giuria formata da Gianni Parisi, Anna Pavignano, Niko Mucci e Peppe Borelli oltre che al suddetto presidente.

L’anfiteatro di Villa Vannucchi è gremito per l’occasione, in una kermesse presieduta dal direttore artistico Paolo Caiazzo che riesce a sventare l’umidità di una serata d’Ottobre con le risate spontanee di un pubblico tanto divertito. I comici della “famiglia di Made in Sud”, Ciro Giustiniani, Enzo e Sal, Maria Bolignano, i giovani cantanti della nuova avanguardia melodica napoletana come Andrea Sannino e Claudia Paganelli. Menzione speciale della miniatura della bicicletta de “Il postino” con i premi per Ficarra e Picone, il duo cominco siciliano si aggiudica il riconoscimento per il miglior film “L’ora legale” e per Angelo Pintus, il triestino scuola Zelig viene riconosciuto per il suo tour longevo e con migliori incassi poi scherzosamente ribattezzato sul palco “per il comico più bello”.

Importante e attesa, nella serata condotta dal duo Gianni Simioli e Mariasilvia Malvone, per l’intervento sul palco del governatore della regione Campania De Luca, “mi sento imbruttito dalla politica ma questo è il miglior spettacolo che ho visto negli ultimi anni”, “le difficoltà sono tante, le risorse poche, il premio è costato 150 mila euro ma per noi è un orgoglio riportarlo dopo qualche anno”. Si conclude così la serata della diciassettesima edizione del premio intitolato a Troisi, ma forse no, come afferma infatti il sindaco di San Giorgio a Cremano, città del festival, si proseguirà con laboratorio teatrale fino a Dicembre (coordinato dall’attore Eduardo Tartaglia) e con una serie di serata dedicate, comunicate al più presto. Il ricordo di Massimo resta vivo e noi staremo a vedere.

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