Cultura

Allegoria dell’Unione Matrimoniale: dono d’amore di Carlo di Borbone alla regina di Napoli

In occasione della festa di San Valentino (ritenuta da molti una strategia commerciale piuttosto che un rituale d’amore), ricordiamo un affresco che Carlo di Borbone commissionò a Domenico Antonio Vaccaro nel 1738 sul tema dell’amore, in occasione delle nozze con Maria Amalia di Sassonia tenutesi nello stesso anno.

Un gesto d’amore alquanto dispendioso, ma d’altra parte stiamo parlando del re Carlo di Borbone.

Nato a Napoli il 3 giugno 1678, Domenico Antonio Vaccaro, pittore, scultore e architetto, protagonista della scena artistica napoletana della prima metà del Settecento, fu uno degli artisti, insieme a Francesco de Mura, Nicola Maria Rossi, Francesco Solimena ed altri, che partecipò alla realizzazione dei nuovi cicli ad affresco commissionati da Carlo di Borbone per decorare gli ambienti dell’appartamento reale e oggi pervenutici solo in parte.

In particolare, Domenico Antonio Vaccaro, si dedicò alla decorazione delle volte nelle stanze più riservate dell’appartamento della regina.

In uno dei due “passetti” (ambienti di passaggio) ai lati dell’alcova della regina, è stato riscoperto nel 1990 nella controsoffittatura del Palazzo Reale, l’affresco “Allegoria della Unione Matrimoniale”, risalente al tempo delle nozze di re Carlo Borbone con Maria Amalia di Sassonia nel 1738.

Nello stesso anno venne ritrovato anche l’affresco di Nicola Maria Rossi, che decorava il soffitto della Regina Maria Amalia di Sassonia, situato nella stanza della regina Maria Amalia in cui trascorse la sua prima notte di nozze con re Carlo III di Borbone, il cui restauro è stato eseguito dagli studenti del Suor Orsola Benincasa.

Tale opera la si può visionare nella ventiseiesima stanza dell’appartamento storico di Palazzo Reale a Napoli.

Lo stile utilizzato da Vaccaro è il rococò, e l’affresco presenta eleganti tratti neomanieristici, in cui viene rappresentata la donazione del cuore tra gli sposi, incatenati da maglie d’oro.