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Rosario Esposito, l’ex-scugnizzo che fa risorgere una casa editrice a Scampia

Ecco la Napoli che vogliamo, che piace, che attrae e che riempie d’orgoglio. La Napoli che non sa di “monnezza”, di criminalità o di omicidio. Questa è la Napoli di Rosario Esposito che, a testa alta , si racconta in un articolo pubblicato sul Corrieredellasera.it.

Propone un libro da pubblicare, a soli 20 anni, e gli regalano la casa editrice. Non una casa editrice qualunque: la storica Marotta&Cafiero di Posillipo, cuore della Napoli “bene”. E non un libro qualunque: la storia vera di un cugino disabile ucciso (per sbaglio) dalla Camorra a Scampia. Come una favola a lieto fine. Il giovane scrittore-editore trasferisce il marchio patinato a casa sua, tra le Vele, nel quartiere più analfabeta del Sud crea sette posti di lavoro e un’azienda che quest’anno è stata selezionata dal Salone del Libro di Torino.

E’ la storia di Rosario Esposito, ex-scugnizzo che ora, a 23 anni, pubblica libri a Scampia sulla Scampia che non ci sta, che alza la testa, ma anche letteratura straniera, libri per bambini, narrativa di autori emergenti… il primo, “Al di là della neve”, lo ha scritto lui e parla di suo cugino Antonio Landieri, disabile, ucciso a 25 anni da un proiettile vagante durante la faida del 2004. Poi c’è stata una grammatica italiana per immigrati, un libro illustrato sul “calcio sociale” a Scampia (dove a farla da padrone è l’Arci Scampia di Antonio Piccolo, associazione che da anni permette a migliaia di ragazzi di stare lontano dalla strada con i piedi e la testa ben piantati tra lo studio e il calcio) : in totale 30 titoli in soli tre anni, 100% su carta riciclata e con certificazione anti-pizzo, prezzo massimo 10 euro “perché di più sarebbe elitario”.

“Alcuni titoli sono alla terza ristampa, abbiamo una media di una pubblicazione al mese, un gran risultato per una casa editrice così piccola” spiega Rosario, “Questo grazie ai residenti del quartiere, che apprezzano il nostro lavoro e ci hanno aiutato a stampare il 70% dei libri con il crowd-fundig, le donazioni collettive”.

E grazie anche al catalogo di 30 opere e alle 20mila copie incluse nel pacchetto-regalo da Tommaso Marotta e Anna Cafiero, oggi in pensione.

“E’ stato un meraviglioso incontro tra due generazioni, 20enni e 60enni, tra narrativa e impegno sociale, tra la Napoli ricca e la Napoli abbandonata, quella dove non si campa di volontariato ma di un’economia alternativa a quella illegale”.

E dove la cultura può diventare di tutti, se offre modelli e prospettive concrete per andarsene… restando. Questo grazie ai residenti del quartiere, che apprezzano il nostro lavoro e ci hanno aiutato a stampare il 70% dei libri con il crowd-fundig, le donazioni collettive”.