Cultura

MANN, un “cantiere trasparente” per il restauro del Mosaico di Alessandro

Un “cantiere trasparente”, altamente tecnologico, quello che è stato inaugurato oggi al Mann per il restauro del Mosaico di Alessandro. Un cantiere visitabile che lascia senza fiato e che grazie all’uso di piattaforme digitali sarà possibile seguire passo dopo passo.

L’opera, rappresentante la Battaglia di Isso, fu originariamente trovata a Pompei, nella casa del Fauno, dove ricopriva il pavimento dell’esedra. Il mosaico venne poi spostato nel Real Museo Borbonico fino a raggiungere l’attuale posizione sulla parete nella sala dei mosaici del Museo Archeologico.

Probabilmente anche nel corso degli spostamenti l’antico mosaico ha subito dei danni e la necessità di un restauro ha portato alla creazione di una rete di collaborazioni scientifiche. Gli esperti si avvarranno delle tecniche più avanzate e di piattaforme digitali per seguire tutta la fase di restauro, che durerà circa 7 mesi, come ricorda il direttore del museo, il dott. Paolo Giulierini.

Interessantissimo l’uso di occhiali per la realtà aumentata, gli “smart glasses” forniti dal partner TIM, che permettono ai restauratori di vedere ciò che ad occhio nudo non sarebbe possibile. Gli smart glasses forniscono una sorta di “radiografia degli strati interni” molto utile a verificare anche le parti della superficie che presentano rilievi o affossature.

Questo dà ai ricercatori anche la possibilità di accedere ai dati delle indagini diagnostiche condotte preliminarmente dall’Università del Molise e dal CRACS, avendo così sempre a disposizione i dati utili durante le operazioni tecniche di restauro.

A questa fase di messa in sicurezza del mosaico seguirà la più delicata tra qualche settimana, ovvero quella di movimentazione dello stesso: milioni di tessere saranno staccate meccanicamente dal supporto ed avvolte in bende speciali per poi essere sigillate in un telaio ligneo che le proteggerà, mentre i restauratori interverranno sulla parte posteriore.

Anche in questa fase gli smart glasses saranno di aiuto, proiettando le tessere sul supporto del mosaico e permettendo un continuo monitoraggio delle operazioni: i tecnici, sovrapponendo le immagini delle tessere e del supporto, potranno prevedere il risultato degli interventi in tempo reale.

Un importante momento di fusione tra abilità umane e tecnologia“- così definisce questo momento l’architetto Amanda Piezzo, addetta alla progettazione e direzione dei lavori, testimoniando come sia importante, per il raggiungimento di grandi imprese, l’unione dei vari settori scientifici ed artistici.