Quando si parla Napoli si pensa alla città che vediamo in superficie, quella che viviamo passeggiando per le strade alla luce del sole. In realtà, alla città “di sopra” corrisponde una città “di sotto”, la Napoli sotterranea e nascosta che è nata nello stesso momento in cui veniva costruita la Napoli visibile. Gli edifici partenopei infatti, almeno quelli del centro, sono stati realizzati con il tufo proveniente dal suolo: quello che c’era sotto è stato portato sopra ed in tal modo sono nate essenzialmente due città.
Sono vari gli ingressi alle viscere di Napoli, tra cui uno situato ai Quartieri Spagnoli. È meno conosciuto di quelli mainstream, ma ugualmente straordinario. Si tratta di un labirinto portato alla luce e mostrato ai visitatori da LAES – Napoli Sotterrane, cui si accede da Vico S. Anna di Palazzo 52, a poche decine di metri da Palazzo Reale.
Le visite si effettuano dal lunedì al venerdì alle ore 10, 12 e 16:30. Sabato: ore 10, 12, 16:30 e 18. Domenica: ore 10, 11, 12, 16:30 e 18. Non c‘è bisogno di prenotazione, basterà recarsi all’esterno del Bar Gambrinus in Piazza Trieste e Trento, 10 minuti prima dell’orario desiderato o direttamente all’ingresso in Vico S. Anna di Palazzo n. 52. Il costo del biglietto è di € 10 a persona e 5€ per i bambini da 6 a 12 anni.
LAES Napoli Sotterranea è un’associazione nata nel 1988 (Libera Associazione Escursionisti del Sottosuolo) grazie all’iniziativa di Salvatore e Michele Quaranta. Si occupa della riqualifica e pulizia del sotterraneo: le cavità, infatti, dopo la guerra e durante gli anni ’70 tutte le macerie sono state sversate nel sottosuolo, che è diventata una grande discarica. Grazie a LAES, il sottosuolo è oggi accessibile e visitabile.