Entrambe le espressioni vengono utilizzate, ovviamente, però, con un senso molto più metaforico, a voler indicare – da parte del marito – il carattere perfido e insopportabile della propria moglie o della madre di quest’ultima. Come a dire che queste donne hanno talmente tanta cattiveria in corpo e ce l’hanno talmente tanto con tutto il resto del mondo, che potrebbero tranquillamente avvelenare loro stesse un serpente che volesse morderle.
Insomma, un’esperienza non certo invidiabile per chi dovesse trovarsi a vivere circondato da donne (ma in fin dei conti anche da uomini) di siffatta specie, che in effetti potrebbero essere definite delle vere e proprie vipere loro stesse, capaci di “avvelenare” la vita di chi sta loro continuamente accanto.