Il treno direttissimo da Palermo a Torino deragliò a poche centinaia di metri dalla stazione di Gioia Tauro, probabilmente per un attacco dinamitardo. Nell’attentato morirono 6 persone e ci furono più di 70 feriti, tra cui alcuni molto gravi. Sui fatti fu posto il segreto di Stato, rimosso soltanto nel 2014: per quella tragedia però, a 50 anni di distanza, ancora nessuno ha pagato. Vergogna autenticamente italiana quella di coprire i carnefici e oltraggiare le vittime.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende ricordare le vittime della Strage ferroviaria di Gioia Tauro proponendo eventuali intitolazioni di luoghi scolastici. Questi i nomi delle vittime: Cacicia Rita, 35 anni, di Bagheria (PA), insegnante presso una struttura per sordomuti di Palermo; Fassari Rosa, 68 anni, di Catania, casalinga; Gangemi Andrea, 40 anni, di Napoli, funzionario di Banca; Mazzocchio Nicoletta, 70 anni, di Casteltermini (AG), casalinga; Palumbo Letizia Concetta, 48 anni, di Casteltermini (AG), sarta; Vassallo Adriana Maria, 49 anni, di Agrigento, insegnante.
Fonti:
– http://www.archivio900.it/it/documenti/doc.aspx?id=32 (consultato il 20 luglio 2020)